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Eliana Frontini Novara, carabiniere ucciso: un Social media epic fail

Eliana Frontini Novara, carabiniere ucciso: un Social media epic fail

Eliana Frontini è una professoressa di Novara che ha scritto su Facebook un commento inaccettabile sul carabiniere ucciso Mario Cerciello Rega e il suo nome potrebbe diventare un caso di social media epic fail. A poche ore dalla morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega ucciso a Roma con 11 coltellate in centro, la professoressa aveva infatti scritto sul suo profilo Facebook: «Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza». Subito dopo alla luce degli attacchi social che ha iniziato a subire si è pentita, ha cancellato il post e chiesto scusa. Si è assunta una responsabilità che di fatto macchia una intera carriera. Ha chiuso l’ account e gravemente in contrasto con la funzione educativa e gravemente lesiva dell’immagine della scuola, ora la sua carriera sarà sotto osservazione da parte dell’ ufficio scolastico regionale del Piemonte e dall’Ordine dei giornalisti.

Non voglio scrivere critiche o accuse a una persona – che è evidente – ha commesso un errore grave. Quello che mi interessa in questo post è analizzare la vicenda a livello sociologico, se possibile, sicuramente dal punto di vista della comunicazione.

Eliana Frontini Novara, carabiniere ucciso: un Social media epic fail da analizzare

Su SemRush, tool del web marketing attualmente n.1 sul mercato, il suo nome è già entrato in topic. Su Google Trends, guardate l’impennata che hanno avuto le query “eliana frontini”; “Eliana Frontini Novara”; “Eliana Frontini facebook”; “Eliana Frontini carabiniere”.

Google Trends Eliana Frontini Novara carabiniere ucciso
Google Trends Eliana Frontini Novara carabiniere ucciso

Questo caso lo sento particolarmente: anch’io sono un insegnante, anch’io sono di Novara, la città che amo. In questi giorni su Facebook sulle bacheche dei miei amici ho letto rabbia, sgomento, incredulità. Ma quello che mi ha colpito è stato l’odio sui profili nazionali e in commento alle news diffuse da tutte le agenzie e testate locali. Un odio che va oltre l’atto eroico offerto dal carabiniere ucciso a Roma. Proprio per quello sguardo bonario, per il fatto che aveva appena coronato il suo sogno d’amore col matrimonio nemmeno due mesi fa, l’Italia si è affezionata e commossa a questo giovane napoletano, che faceva volontariato una volta a settimana e portava i disabili in pellegrinaggio. Un giovane come oggi ce ne sono pochi. Su questo la mia generazione non è il massimo. E quando scopri che chi va via, è uno dei pochi, ci colpisce ancora di più.

Quello che mi spiace è che si stia dimenticando la misura. Tanto è stato fatto col post, tanto quanto stanno facendo i leoni da tastiera con attacchi personali alla famiglia della professoressa, all’Istituto dove insegna il Pascal di Romentino, alle pagine social a cui lei collaborava, confermando una volta di più che Umberto Eco nella sua ultima analisi, direi semiotica, sui nuovi media ci ha lasciato poco prima di morire. Lo scrittore alessandrino a margine di una laurea honoris causa in “Comunicazione e Cultura dei media” a Torino nel 2015 affermò:

«I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli».

Impariamo qualcosa da Mario, onoriamo la sua memoria

Lungi da me discolpare un atto che va oltre il buon senso e di non avere tenuto una condotta gravemente in contrasto, lasciamo che chi nelle dovute sedi prenda i dovuti provvedimenti, se verrà fuori che non è stato hackerato il suo profilo. Ma qualcuno si è chiesto se la professoressa ha una famiglia e magari dei bambini? Nel caso, queste persone che colpa hanno in questa vicenda? E che vita avevano prima che questa vicenda assumesse questo peso e che vita avranno ora?

Credo che la vicenda di questo carabiniere deve far riflettere tutti. Spero che chi l’ha ucciso paghi, non solo per la giustizia, ma soprattutto per la giovane moglie del carabiniere ucciso. Quello che non capisco è cosa renda migliore chi augura la morte a questa donna o offende i suoi famigliari (magari sua mamma è anche morta, sarebbe lo stesso sfregio fatto al carabiniere, per me sono assurdi entrambi!).

Se qualcosa si può imparare è che dobbiamo ringraziare le forze dell’ Ordine perchè ci sono ancora persone come il vicebrigadiere Cerciello Rega e sono la maggioranza silenziosa.

Onoriamo la sua memoria con il rispetto e non con l’odio.

Grazie per l’attenzione,
Francesco Umberto Iodice

L’Enaip Novara in mostra al Broletto, siete tutti invitati!

L’Ente di formazione ENAIP di Novara sarà in questi giorni al Broletto per far conoscere le attività artistiche che vengono svolte dai nostri studenti del corso di Operatore Grafico e non solo… Per me, come docente, sarà un piacere vedere in uno dei luoghi più importanti della mia città, Novara, i lavori e i laboratori dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze!

Invito tutti coloro che leggeranno questo articolo a fare un salto anche nel weekend! Sarà una bella occasione per passare un momento diverso dal solito… 😉

Pubblico sotto il comunicato ufficiale:

En.A.I.P. Novara presenta la sua proposta formativa in città!
Per una settimana saranno esposti presso le Sale dell’Accademia al Complesso Monumentale del Broletto i lavori fatti da studenti e studentesse del centro formativo attraverso il cooperative learning, una specifica metodologia di apprendimento che valorizza sia il singolo sia il lavoro di gruppo.

Attualmente presso la sede sono attivi tre percorsi triennali per ragazzi in Obbligo di Istruzione: OPERATORE ELETTRICO, OPERATORE GRAFICO MULTIMEDIA E OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE. I corsi sono completamente gratuiti, perché finanziati da Regione Piemonte e Fondo Sociale Europeo, e rilasciano una Qualifica Professionale immediatamente spendibile nel mondo del lavoro. In questi percorsi i ragazzi si confrontano con materie tecniche ma anche con discipline a maggior respiro culturale, sociale ed educativo. Dal connubio di tutte queste materie nascono progetti multidisciplinari, come quelli che saranno oggetto della mostra, in cui allievi e allieve hanno unito le loro competenze tecniche alla loro fantasia per dare vita a creazioni uniche e sorprendenti.

La mostra sarà inaugurata martedì 13 novembre alle ore 15 con la presenza del Presidente di EnAIP Piemonte, Luca Sogno, della Presidente ACLI Novara, Mara Ardizio, e della Responsabile della Didattica dell’ente, Isabella Del vecchio. La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile da martedì 13 novembre a martedì 20 novembre, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 19.00 (lunedì 19 novembre il complesso monumentale è chiuso).

LABORATORI PER LE SCUOLE
Ogni mattina, da martedì a venerdì, dalle 9.30 alle 10.30 e dalle 11.00 alle 12.00, si terranno laboratori gratuiti, condotti dagli studenti e coordinati dai docenti, aperti alle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Laboratorio 1- PITTURA E ARTE
– Breve presentazione dei movimenti artistici moderni del ‘900
– Le sedie d’autore. Ogni sedia è stata decorata dagli studenti riproducendo un’opera celebre di grandi artisti del ‘900
– Rielaborazione di un’opera di Paul Klee, Henry Matisse e Pablo Picasso e reinterpretazione dei colori proponendo una nuova e propria versione dei dipinti.

Laboratorio 2- GUERNICA
– Breve presentazione dell’opera di Pablo Picasso
– Presentazione di un pannello realizzato dagli studenti con una tecnica innovativa
– Rielaborazione dell’opera e reinterpretazione dei colori proponendo una nuova e propria versione del dipinto.

Laboratorio 3- FATE GIRARE LE VOSTRE IDEE
– Breve presentazione attraverso video di un sistema di ingranaggi/motore
– Attività pratica con ingranaggi e meccanismi in materiale plastico

Laboratorio 4- ACCENDI LE TUE IDEE
– Breve presentazione attraverso video di un impianto elettrico
– Attività pratica con modello/planimetria di un impianto elettrico

Per partecipare ai laboratori è necessaria la prenotazione telefonando a Enaip Novara – tel. 0321.467287/89 o mandando una mail al Responsabile dei corsi dell’Obbligo d’istruzione giovanni.mazzamurro@enaip.piemonte.it

Lucio Battisti, 20 anni dopo è ancora il migliore

Lucio Battisti è morto 20 anni fa. Io facevo le elementari dalle salesiane all’Immacolata e al pomeriggio mi venne a prendere mio padre con una vecchia e polverosa Fiat Palio Week End verde. Era una station vagon, modello lungo e famigliare molto in voga: esplicitamente anni ’90.

Ricordo che era un po’ assorto, e mi disse che aveva appena avuto una brutta notizia: era morto Lucio Battisti. Glielo aveva detto un suo caro amico di famiglia incrociato poco prima per le vie del centro, l’avvocato Antonio Costa Barbè, grande professionista, ma soprattutto per me artista novarese, che ha influenzato la mia passione musicale. Era stato uno dei pochi, di Novara probabilmente quasi l’unico a conoscere Battisti durante una dei suoi rarissimi tour iniziali e ad ottenerne un autografo…

Ascoltavo Battisti fin da bambino nei nastri e nei cd che mio padre e mia mamma mettevano su la domenica, ma non avrei mai immaginato sarebbe diventato il mio artista italiano preferito. A 15 anni con la chitarra in mano, a casa di amici, al lago o al mare, in Italia o all’estero ho sempre suonato Battisti. Anche a chi non lo conosceva. Le sue canzoni, le sue musiche, il suo talento, sono a mio avviso inimitabili. Mi ricordo che fu una grande emozione in un caldo pomeriggio di maggio a suonare qualche sua canzone ai “Giardini di Marzo” a Poggio Bustone, dove lui è nato, durante un pellegrinaggio ad Assisi.

Oggi i miei studenti ascoltano Young Signorino, Fedez, Sfera Ebbasta… io alla loro età ascoltavo Battisti, De Gregori e De Andrè. Sicuramente cantanti forse troppo impegnati per un ragazzino, ma musica vera.

Qualche anno fa lo stesso avvocato, che mi onora della sua amicizia e stima musicale (immeritata) mi fece dono del suo autografo. Un gesto grande e pieno di significato, il passaggio di testimone a un giovane perchè Battisti non ha età: si ama. Prometto che aggiungerò presto un articolo sulla storia dell’autografo. Non può mancare sul mio blog!!

L’autografo di Lucio Battisti fatto a Antonio Costa Barbè

E così molte delle sue canzoni le associo a tutte le fasi della mia vita, agli anni delle medie e del liceo, dell’Università e della scuola da Professore, a ragazze che mi sono piaciute, con cui ho vissuto emozioni e ad amici con cui mi sento ancora o che per strada ho perso.

Perciò grazie Lucio per tutte le tue canzoni, per la tua genialità e semplicemente per le tue… emozioni!

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Umberto Iodice

 

Corso di formazione ECM in Ospedale Maggiore di Novara per FNOPI

In occasione della Giornata internazionale dell’Infermiere, ho partecipato come docente al corso di formazione ECM organizzato da FNOPI. La Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (fino al 15 febbraio 2018 dei Collegi Ipasvi) è un ente di diritto pubblico non economico. Il suo ruolo è molto importante: lo Stato infatti delega alla Federazione la funzione, a livello nazionale, di tutela e rappresentanza della professione infermieristica nell’interesse degli iscritti e dei cittadini fruitori delle competenze che l’appartenenza a un Ordine di per sé certifica. L’organo di vigilanza della Federazione è il Ministero della Salute.

Perchè si celebra la giornata il proprio 12 maggio? Il 12 maggio 1820 è nata Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne. L’International Council of Nurses (l’Icn è una Federazione di più di 130 Associazioni nazionali infermieristiche, che rappresentano più di 13 milioni di infermieri nel mondo) ricorda questa data celebrando in tutto il mondo la Giornata internazionale dell’Infermiere.

In occasione di questa commemorazione la federazione di Novara e VCO ha voluto organizzare un corso di formazione accreditato Ecm a Novara, presso l’Aula Magna AOU (Azienda Ospedaliero Universitaria) dell’Opsedale “Maggiore della Carità” – Corso Giuseppe Mazzini, 18.

Ringrazio tutto l’Ordine per l’invito che mi hanno rivolto nella figura della Presidente, Dott.sa Paola Sanvito, del Consigliere Dott. Mattia Chiuchiolo e della Responsabile formazione, la Dott.sa Daniela Vadalà.  E l’amico Dott. Emanuele Coppini per le splendide foto!

Sono sempre contentissimo di partecipare a un corso di formazione, ancora di più di tenerlo come relatore, ma stavolta la felicità è stata tripla perchè per la prima volta sono riuscito a tenerlo nell’aula magna dell’ospedale nella mia città, Novara! E’ una strana tradizione quella per cui io riesca a fare cose importanti più a Roma, Torino o Milano (dove dovrei trovare più difficoltà di accreditamento), rispetto alla mia piccola Novara… Ma dopo il corso tenuto nell’Aula Magna delle Molinette di Torino a novembre 2017, finalmente sono riuscito anche a farlo nella mia città!

Il secondo motivo è personale: mio padre è stato infermiere, una volta si diceva professionale. Terzo, ma stavolta per ordine di importanza, è stata per me un’occasione preziosa per conoscere la federazione dell’Ordine più a fondo: ed è stata una grande sorpresa!

Il corso rivolto in particolare agli infermieri pediatrici ci ha permesso di mostrare e approfondire il ruolo dell’infermiere nei confronti dei pazienti più piccoli tra competenza, formazione e appunto comunicazione.

Come dico sempre in ogni mio corso, “Vengo a voi non per insegnarvi dall’alto della mia scienza infusa, ma per imparare insieme a voi“, è questa giornata ha confermato questa mia posizione: è stato così. Ho potuto ascoltare prima della mia parte specialisti e professionisti che insegnano in Università prestigiose e nelle corsie di molti ospedali, che curano con passione, dedizione e una professionalità sempre in costante aggiornamento e continua formazione i pazienti più difficili: i nostri bambini.

E ho particolarmente apprezzato lo spirito dell’Ordine, fatto prima di tutto da persone, che  vivono il proprio lavoro nei confronti dei bambini sofferenti come una missione. Bellissimo a tal proposito prima del aperitivo insieme e del concerto per festeggiare la giornata dell’infermiere, lo spazio dedicato alle associazioni che in corsia lottano per la salute e soprattutto la qualità della vita dei piccoli pazienti, lasciando loro sempre il sorriso come: Abio – Associazione per il bambino in Ospedale; Cuore di Maglio, EDO’s Smaile; La Leoncina Gaia;  NEO-N; UGI – Unione Genitori Italiani; Pianeta dei Clown. Particolarmente toccante e di esempio è stato il momento dopo il video che mostrava l’avanzare della malattia di una bambina coraggiosa, Gaia, dopo le parole emozionate ed emozionanti del papà che ringraziava per le cure e l’umanità che da anni riceve la sua bambina, ho visto moltissimi in sala asciugarsi le lacrime. Ma subito dopo grazie all’intervento dei rappresentanti del Pianeta dei Clown – Associazione che si ispira alla figura di Patch Adams e pratica la Terapia del sorriso nella nostra provincia, stabilire il principio che la malattia anche quando colpisce i più piccoli va combattuta con coraggio e senza far mai mancare al paziente la tenerezza, la magia e il sorriso come dovrebbe essere per ogni bambino durante la sua infanzia. E come sostiene Patch Adams non è fondamentale curare ove possibile solo la malattia, ma soprattutto prendersi cura della persona. E della sua famiglia.

  • INTRODUZIONE AL CORSO E PRESENTAZIONE DEGLI OBIETTIVI
    Docente: SANVITO PAOLA, Presidente FNOPI NO e VCO
  • L’INFERMIERE PEDIATRICO TRA PRESENTE E FUTURO. COME RISPONDERE ALLE NUOVE ESIGENZE ASSISTENZIALI.
    Docente: BONINO MARISA
  • CONTINUITÀ UNIVERSITÀ MONDO DEL LAVORO NAZIONALE ED ESTERO.
    Docente: DI BELLA ROSINA
  • LA CURA EXTRA OSPEDALIERA, LE NUOVE FRONTIERE PEDIATRICHE
    Docente: CHIUCHIOLO MATTIA
  • IL PUNTO DI VISTA DELL’ORDINE SULL’ASSISTENZA IN ETÀ PEDIATRICA
    Docente: FASOLINI GABRIELE
  • IL MINORE IN COMUNICAZIONE
    Docente: IODICE FRANCESCO UMBERTO
  • IL SUPERAMENTO DELL’ETÀ PEDIATRICA
    Docente: COSTAMAGNA GRAZIELLA

Per tutte queste ragioni a tutti gli infermieri partecipanti, uditori e docenti, ho augurato di lasciare la loro impronta come chiedeva lo slogan della giornata di quest’anno sui loro pazienti e colleghi. E come faccio sempre, perchè credo sia una scena da brividi, di uno dei miei attori preferiti Robin Williams, ho chiuso il mio speech con le parole di Patch Adams, sul valore della relazione col paziente e della comunicazione come parte della migliore terapia.

“Cos’ha la morte che non va? Di cosa abbiamo così mortalmente paura? Perché non trattare la morte con un po’ di umanità e dignità e decenza e, Dio non voglia, perfino di umorismo? Signori, il vero nemico non è la morte. Vogliamo combattere le malattie? Combattiamo la più terribile di tutte: l’indifferenza.

Nelle vostre aule ho assistito a disquisizioni sul transfert e la distanza professionale. Il transfert è inevitabile, signore. Ogni essere umano ha un impatto su di un altro. Perché vogliamo evitarlo in un rapporto paziente-medico?

È sbagliato quello che insegnate nelle vostre lezioni, la missione di un medico non deve essere solo prevenire la morte ma anche migliorare la qualità della vita. Ecco perché se si cura una malattia si vince o si perde… se si cura una persona vi garantisco che, in quel caso, si vince qualunque esito abbia la terapia.

Qui vedo oggi un’aula piena di studenti di medicina. Non lasciatevi anestetizzare, non lasciatevi intorpidire di fronte al miracolo della vita. Vivete sempre con stupore il glorioso meccanismo del corpo umano. Questo deve essere il fulcro dei vostri studi e non la caccia ai voti che non vi daranno alcuna idea di che tipo di medico potrete diventare.

Signore io voglio fare il medico con tutto il mio cuore. Io volevo diventare medico per assistere il mio prossimo, e per questo motivo ho perso tutto, però così ho anche guadagnato tutto: ho condiviso le vite dei pazienti e del personale dell’ospedale, abbiamo riso insieme e pianto insieme. Questo è ciò che voglio fare nella mia vita. E Dio mi sia testimone, comunque decidiate oggi, signori, guarderò ancora con fiducia il mio scopo: diventare il miglior medico che il mondo abbia mai visto. Voi avete la facoltà di impedire che io mi laurei, potete impedirmi di ottenere il titolo, il camice bianco, ma non potete controllare il mio spirito, non potete impedirmi di apprendere, non potete impedirmi di studiare. A voi la scelta: avermi come collega di lavoro, passionale, oppure avermi come voce fuori dal coro, sincera e determinata. In entrambi i casi verrò forse considerato una spina, ma vi prometto una cosa: sarò una spina che non riuscirete a togliere.”

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Umberto Iodice

Progetto Smile Novara, l’intervista ai giovani di Novara

Su invito di Emanuela Fortuna, Prof. di Lettere, mia amica e preziosissima collega in ENAip Novara, ho partecipato a Progetto Smile! 😀

Progetto Smile Novara, promosso da @rteLab, un’associazione culturale molto attiva nella nostra città, nasce dall’idea di voler “fare una fotografia” ai giovani… in particolare a quelli che si stanno affacciando direttamente al mondo del lavoro o che hanno deciso di perseguire una formazione che dovrebbe aprire loro le porte delle professioni.

Progetto Smile Novara, che si onora del Patrocinio del Comune di Novara, consiste in una breve intervista in cui il ragazzo o la ragazza spiega come vede il suo futuro e cosa vorrebbe fare da grande. Il tema è davvero libero: si può parlare degli affetti, del lavoro, delle proprie passioni o paure e incertezze.

L'immagine può contenere: 1 persona, con sorriso

Lo scopo è di dare la voce ai giovani per far parlare i giovani sui giovani.

Sembra uno scioglilingua, ma con tutti i programmi in tv con opinionisti oltre i 50 anni, penso sia un’ottima proposta. A tratti anche provocatoria.

E’ infatti tra i 18 ed i 26 anni che si decide che cosa si vuole fare “da grandi” e quale strada percorrere nel proprio futuro. “Ecco questo è il punto: quali aspirazioni hanno? Che cosa li renderebbe felici? Quali sono le loro aspettative? Noi vorremmo chiederlo proprio a loro, interpellandoli in prima persona, creandone un’immagine quanto più possibile chiara e veritiera”.

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Che volto ha il FUTURO di Novara?
Un report per conoscere le aspettative, i desideri e i sogni della nuova generazione [18-26 anni]

Partecipare è facilissimo! Se volete aiutare l’Associazione a dare un volto al “futuro” di Novara, compilate un brevissimo questionario che troverete fin da ora sul sito www.associazionartelab.it ed inviatelo via messaggio fb e postate su questa pagina un vostro autoscatto e una breve intervista come quelle che potete ascoltare e vedere nei post della pagina. Il tema dell’intervista? “Ovviamente parlateci delle vostre prospettive, dei vostri obiettivi, delle vostre aspettative per il futuro. Mi raccomando iniziate la vostra intervista così: “Ciao mi chiamo… ed ho… anni”.

Capito? Basta andare sul sito internet di Progetto Smile Novara, compilare i moduli ( non occorre che 2 minuti contati! ) e inviare un proprio video fatto col cellulare a casa, a scuola o ovunque preferite voi! 😉

Vi invito a mettere “Mi Piace” alla pagina Facebook di Progetto Smile Novara, basta un clic per essere informati e far parte della Community. Unico requisito essere giovani: di età o nell’animo! 😉
Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Umberto Iodice

Nuovo blog, nuova avventura

Here we go, I’m back!

Dopo alcuni mesi in cui avevo abbandonato questo blog, ho deciso di riprendere a scrivere e condividere i miei pensieri e le mie opinioni con quelli che come me soffrono di web dipendenza.

Per l’occasione nunzio vobis gaudium magnum: habemus novum situm!

Nuovo restyling, layout più serio e colori più professional: sono solo alcune delle novità di quello che non sarà solo un nuovo sito, ma una nuova avventura! Ho deciso di espandere i miei orizzonti anche online come già avviene nella mia vita.

Non più solo politica, ma soprattutto anche i temi che più mi appassionano e che da anni sono diventati il mio lavoro: Marketing & Comunicazione e Formazione.

Consigli SEO, le mie esperienze, i miei viaggi sono solo alcuni dei molti punti che vorrei toccare in questo blog. Lo scriverò con impegno e senza usare un tono troppo “accademico”. Sarò troppo stupido, ma non riesco a capire i tuttologi, nè i blog dei migliaia massimi esperti mondiali su qualunque tema: ma il massimo non dovrebbe essere uno? 😮 Eppoi del resto un blog è paragonabile a una chiacchierata tra amici che si vedono dopo qualche tempo e si aggiornano davanti a un drink, dopo una giornata di lavoro. Che senso avrebbe “fare” il “sapientone” anche dopo le 18.30? Sarebbe illegale! 😉

Il sito blog che avevo creato nella primavera 2016 era una piattaforma per la campagna elettorale al Comune di Novara. Poi grazie all’amicizia e alla grande competenza di Staff Millennium, web agency della mia città, mi era stato creato da professionisti un vero sito ufficiale.

Anche se le elezioni sono andate personalmente alla grande (ho preso 218 voti a soli 25 anni e senza ticket di partito) oggi, non ho più incarichi politici, ma la politica resta una mia grande passione e la continuo ad osservare con occhi critici dall’esterno.

Per tutto il resto invece se vorrai ogni tanto leggermi, confrontarci ed essere mio compagno di viaggio in questa nuova avventura, io sarò qui!

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Umberto Iodice

Buon 2018!

I miei migliori auguri a tutti voi e alle vostre famiglie per un 2018 stellare!

Torno a scrivere dopo un anno esatto su questo Blog. E ne approfitto per fare i migliori auguri a tutti voi e alle vostre famiglie per un 2018 stellare!

Dicono anche che gli anni pari siano anni fortunati. Non so perchè, ma sono convinto che questo sarà un anno ricco di grandi sorprese… 😮

Ad alcune sto lavorando da qualche settimana. Perciò restate connessi, ne vedrete delle belle! 😉

L’anno che sta arrivando, tra un anno passerà
Io mi sto preparando, è questa la novità.
Lucio Dalla, L’anno che verrà, 1979

Dimissioni Renzi, vince l’Italia?

Con la sconfitta al Referendum del 4 dicembre, Matteo Renzi si è dimesso dal ruolo di Presidente del Consiglio dei Ministri. La vittoria, il giubilo del fronte del NO va democraticamente accettato. C’è stata una regolare campagna elettorale, con toni che personalmente non condivido, chi sosteneva il SI, ha perso. E questo è un dato di fatto.

Da oggi si chiude la campagna referendaria, si apre quella elettorale. Ed è curioso vedere come Beppe Grillo e i suoi ‘Dibba & Di Maio’ vogliano subito passare alla cassa, nonostante una legge elettorale che fino a ieri era da loro totalmente avversata. Ora è divenuta divina?

Che personalizzare il referendum sia stato un errore, è stato evidente da subito. Che alcuni ministri non siano stati all’altezza del ruolo, anche. Dopo la finta Grexit, sono seguite le vere Brexit e la Renxit. Ma siamo davvero sicuri che sia meglio per l’Italia? Dall’intervento di Matteo Renzi, pronunciato a denti stretti, facendo appello a tutte le tecniche di comunicazione moderne – delle quali il fiorentino resta la massima espressione nella politica italiana –  emerge l’amarezza della sconfitta. Nel finale ritorna l’uomo, il giovane boy scout divenuto capo di governo, l’affetto per figli e moglie, una signora nei modi per come è stata sfottuta in questi anni per il suo aspetto fisico.

Mi aspetto ora che i fronte del NO e tutti coloro che non hanno votato la riforma perchè fatta dalla Boschi della Banca Etruria (qui ero in difficoltà anche io), perchè l’ha fatta il PD (qui l’ho votata ancor più convinto), perchè Renzi è divenuto antipatico (vediamo i prossimi leader che saliranno e poi risentiamoci…), apportino proposte significative e non divisive in tempi rapidi per ammodernare il Paese e non si affidino al “ci sono talmente tante cose da fare, che è dura”. La necessità di abbassare i costi dei politici è un punto d’onore per tutti, o NO? 😉

Ultima nota: vedere Massimo D’Alema che esulta per aver consegnato il Paese a Beppe Grillo, a Matteo Salvini, alla deriva di destra populista e all’italiana de’ tempi nostri (perchè con tutti i distinguo personali, quella di Giorgio Almirante era un’altra cosa…) lascia una triste immagine ai giovani del centrosinistra italiano: le correnti di Partito vengono prima delle nostre convinzioni e del nostro senso di appartenenza.

Renzi ha commesso sicuramente molti errori, primo fra tutti le persone che ha scelto vicino, ma ha governato nel periodo più difficile: in piena crisi economica, politica e culturale; durante l’invasione dei migranti (ora vediamo le soluzioni di quelli del NO); cercando di rottamare una classe politica (vedi D’Alema) in un Paese come l’Italia dove la casta è come i diamanti, “per sempre”.

Chi voleva mandare Renzi a casa, ora ha vinto. A chiunque salirà, credo i 5 Stelle, un partito aziendale con la società di Casaleggio alle spalle, il compito di migliorare lo stato attuale. Io a differenza loro voterò SI se i loro referendum secondo me saranno utili all’Italia. L’avrei fatto anche se questa riforma non l’avesse proposta Renzi.

Chi lotta per un’idea non può perdere. Voi avevate un’idea meravigliosa, in particolare in questa stagione della vita politica europea. Volevate riavvicinare i cittadini alla cosa pubblica, combattere il populismo, semplificare il sistema e rendere più vicini cittadini e imprese. Avete fatto una campagna elettorale casa per casa, a vostre spese, senza avere nulla da chiedere ma solo da dare. Per questo voi non avete perso.
Matteo Renzi

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Iodice

La lezione dell’Avvocato Correnti. Buon viaggio!

Quando venni a sapere che proprio lui, l’Avvocato, voleva incontrarmi ricordo che ebbi un momento di blocco. Per me il Sindaco Gianni Correnti era un nome che incuteva grande rispetto e un certo timore reverenziale. I molti che me lo avevano nominato, ne avevano tracciato il ritratto di un uomo colto, brillante, carismatico e volitivo. File di amministratori novaresi erano cresciuti nel solco del percorso che lui aveva tracciato nei suoi anni di attività politica.

E ora lui, proprio lui, aveva chiesto di incontrare me. Ero il più giovane consigliere comunale del Consiglio Comunale di Novara e gli avevano parlato bene di me, così aveva deciso di incontrarmi per conoscermi e, probabilmente, saggiare se quanto dicevano fosse vero…

Entrando nel suo studio ho provato un timore reverenziale che difficilmente mi capita di provare. E quando lui comparve, dietro ai suoi baffi folti, incontrai sicuramente una delle persone che più ha segnato – e continuerà a farlo se andrà avanti – il mio percorso politico. S’informò sul mio percorso di vita e sui miei studi, restò colpito del fatto che avessi organizzato i miei primi due eventi col Patrocinio del Ministero della Salute (“E’ da anni che a Novara avviene e mai per iniziativa di un consigliere comunale”, aveva detto) e del mio interesse per le nuove tecnologie, quell’innovazione che lui ammetteva essergli materia sconosciuta, ma di cui riconosceva e intuiva, con lucida lungimiranza, il grande valore futuro per l’economia novarese e nazionale. E poi con grande piacere, come se stesse raccontando una storia ai nipoti davanti al camino in una notte di inverno, mi raccontò la sua di storia. Il suo percorso. Gli anni a Roma. Gli anni da Sindaco. Il suo lavoro di Avvocato.

Una persona che col passare dei minuti e degli incontri aveva cominciato a chiamarmi ‘Amico mio’: non so se lo facesse con tutti quelli che incontrava, o se invece ha ancor più valore perché lo riservava a pochi, ma francamente non mi importa. Detto da lui, questo appellativo era in grado di farti sentire “importante”. Mi ricordo quando gli chiesi a chi avvicinarmi politicamente nel Partito sia le parole positive nei confronti di coloro che indicava come ‘buoni modelli’ per me che le stroncature totali e massacranti nei confronti di chi coloro dei quali non comprendeva come potessero avere ruoli di valore sia di militanza che amministrativi. Tutti i suoi giudizi apparivano tanto sinceri quanto pesati dal Principe del Foro novarese.

Ricorderò per sempre e farò tesoro dei consigli che mi ha dato Avvocato, soprattutto nel primo incontro, e della sua stima nei miei confronti. Fa sempre piacere venire valorizzati, ma quando a farlo sono persone di rilievo morale e che hanno segnato così tanto la storia della tua città, le parole acquistano ancor più significato. Come quando nell’unica occasione in cui l’ho vista battersi il petto, con un velo di orgoglio, s’è concesso tra il fumo del sigaro un “Novara non è una città di sinistra. L’unico Sindaco di Sinistra sono stato io”.

Il 15 ottobre Novara l’ha salutata, in un giorno d’autunno con nebbia rada novarese. Dicono che i morti, se li ricordiamo noi che restiamo, non muoiono mai. Se li dimentichiamo, muoiono invece una seconda volta. E allora quello che porterò di lei nella mia vita saranno gli insegnamenti che mi ha dato, le considerazioni che lei ha fatto su di me e le previsioni sul mio futuro, che custodisco e non scrivo per riserbo, ma soprattutto quella frase con cui mi salutava, sempre dandomi del lei: “Venga quando vuole a trovare un vecchio amico, mi fa piacere parlare di politica ai giovani”.

Vede Avvocato, non mi sono mai permesso di contraddirla, lei non parlava di politica. La insegnava.

Buon viaggio,
con stima grande,

Francesco

25 anni di Internet, l’ultima rivoluzione che ha cambiato il mondo

Era il 1991, alla radio USA passava Black or white di Michael Jackson, da noi in Italia Lucio Dalla lanciava Attenti al lupo e in Unione Sovietica scoppiava la rivolta contro il Partito comunista e Michail Gorbačëv annunciava le sue dimissioni da segretario del partito. Il 6 agosto sir Timothy John Berners-Lee aprì il primo sito Internet della storia. Un evento poco importante nelle cronache dell’epoca che venne presto rivalutato e che ha cambiato la storia.

Oggi 23 agosto 2016 Facebook celebra questo giorno con un doodle che compare sulle bacheche di tutti gli iscritti: 25 anni di connessioni. Il Web ha fatto il suo ingresso nel mondo 25 anni fa in questo giorno! Ringraziamo Tim Barners-Lee e gli altri pionieri di Internet che hanno contribuito a rendere il mondo più aperto e connesso». E’ l’Internaut day. Ma chi sono gli internauti? Secondo Wikipedia, «Il termine è stato coniato nel 1997 nel programma di Rai3 “Tema, domande di fine millennio” per definire il ruolo della “navigatrice in rete” che leggeva sul computer presente in studio le notizie collegate alla puntata del giorno». Quindi siamo tutti noi! L’idea del World Wide Web, che non deve esser confuso con Internet del quale è uno dei molti servizi offerti, era nata due anni prima nel 1989, presso il CERN di Ginevra (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire). L’idea di base del progetto dello stesso Berners-Lee e di un suo collega, Robert Cailliau, era elaborare un software per la condivisione di documentazione scientifica in formato elettronico per migliorare la comunicazione e favorire la cooperazione tra i ricercatori dell’istituto. A margine dell’ideazione del software, si iniziò anche a definire gli standard e i protocolli per scambiare documenti su reti di calcolatori: era il linguaggio HTML e il protocollo di rete HTTP… La ricerca, in Italia malamente sempre più bistrattata, dava ancora una volta un contributo al mondo di un valore sociale smisurato prima che scientifico. Da allora si può dire che il mondo è connesso, ma non saprei dire se Internet e in particolare il Web abbiano portato i migliori cambiamenti. Secondo Umberto Eco Internet e in particolare il fenomeno dei Social Network «ha dato diritto di parola agli imbecilli: prima parlavano solo al bar e subito venivano messi a tacere». E in effetti molto resta da fare in tema di privacy e gestione della UCG (User Generated Content) che molto conta per ragioni di Marketing, ma il potenziale di Internet è ancora inesplorato e cambierà la comunicazione. Quello che personalmente mi aspetto è anche a margine di questo ingrandimento una maggiore consapevolezza sociale del fenomeno in particolare verso chi ha meno di noi. Nel Primo Novara Digital Day abbiamo cercato di raccontare anche questi aspetti: dagli Stati Uniti di Berners-Lee alla piccola città Novara del nordovest italiano, Internet ha creato un mondo più veloce, una community di cittadini connessi.

Quando cominciai a trafficare con il programma che avrebbe poi fatto nascere l’idea del World Wide Web, lo chiamai Enquire, da Enquire Within upon Everything, “entrate pure per avere informazioni su ogni argomento”.
Tim Berners-Lee, L’architettura del nuovo Web, 1999

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Iodice