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Elezioni 4 marzo 2018, i social media possono predire chi vincerà?

Elezioni 4 marzo 2018 e social media

Social media e politica ormai sono sempre più un binomio. Ma non per forza dev’essere visto negativamente. Io credo che ormai metà della discussione politica non sia oscuramente pilotata da lobby, banche, società segrete o dai reali di casa Lannister… ma semplicemente dai Big Data. Da Internet. Da noi.

Durante il mio Master IAB in Marketing & Comunicazione Digitale in Università Cattolica, il primo esame che ho fatto è stato il corso Animare i social media tenuto dal Prof. Andrea Davide Cuman. Con quell’esame mi si è aperto il mondo della Rete non più come utente, ma come professionista. Avevo saltato la barricata: ero passato dall’altra sponda del fiume…

In quel corso il Prof. Cuman ci aveva indicato tra gli influencer da seguire nel nostro mercato uno che secondo lui era davvero tra i migliori:

Vincenzo Cosenza, in arte web Vincos

Da allora seguo Vincos e propongo ogni tanto diverse sue analisi tratte dal suo blog anche nei miei corsi di formazione ECM e MIUR. Oggi, prima che inizi il silenzio elettorale e che anche su di me si stenda il finto gioco del silenzio e la par condicio, ne approfitto per pubblicare l’unico pezzo sulle elezioni politiche del 4 marzo 2018 del mio blog. E non sarà un invito-obbligoSeNonVuoiCheNonTiSalutoPiù a votare il partito che voterò io, nè un pezzo scommessa su come andranno le elezioni, ma una analisi della campagna elettorale sotto la lente di ingrandimento del Marketing & Comunicazione che più mi appassiona. Quella Digitale.

A pochi giorni dal voto per il rinnovo del Parlamento, le analisi fatte da Vincos con Blogmeter hanno cercato di scoprire se anche stavolta i social media possano predire la vittoria di un candidato, come avevano anche se inascoltati proposto in tempi non sospetti la vittoria di “The Donald” Trump contro Clinton

Da da gennaio al 28 febbraio gli analisti hanno raccolto 64 milioni di “big data” per comprendere quali sono state conversazioni degli italiani in rete e scoprire i leader più capaci di coinvolgere gli abitanti della rete.

64 milioni di interazioni in rete sulle elezioni: si tratta del doppio rispetto alle elezioni 2013. Giusto per dare un’idea di quanto la rete sia diventata rilevante anche per la formazione dell’opinione pubblica…

Il social più utilizzato è stato Facebook, “da cui sono stati raccolti il 58% dei messaggi e il 91% delle interazioni. Segue Twitter, protagonista nel 2013, per numero di messaggi ospitati (il 37%), mentre Instagram è al secondo posto per interazioni suscitate”.

Gli argomenti?  Come sempre i fatti di cronaca, amplificati dai mass media e cavalcati dai politici.. E’ risaputo che sangue, sesso, sociale, sciocchezze, spettacolo (la regola delle 5 S, come il Direttore di FreeNovara, Gianmaria Balboni, ha spiegato recentemente durante un suo intervento in una delle mie lezioni in Enaip Novara) siano sempre la fortuna dei poveri cronisti di oggi. E così è stato anche per queste elezioni politiche. Gli argomenti più scabrosi? La mancata restituzione dei rimborsi da parte di alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, i fatti sanguinosi di Macerata e l’inchiesta sulla corruzione di FanPage.

E il politico più citato? Matteo. Già, ma stavolta non Renzi, bensì Salvini, che secondo Vincos: “nell’ultimo mese, ha raccolto il 32% delle conversazioni, seguito da Luigi Di Maio al 22% e Matteo Renzi al 19%. Silvio Berlusconi, che nel 2013 era il più discusso, oggi si trova al quarto posto con il 17%, mentre Giorgia Meloni è al 8% e Grasso al 2%”. Occhio però agli utenti unici (cioè contiamo solo una volta chi scrive anche se pubblica centinaia di messaggi) perchè dai dati recupera Renzi (19%) sempre dietro il leader maximo del Carroccio (27%), ma davanti a Berlusconi (17,5%) e Di Maio (16,7%).

Quindi, basta. Non andiamo neanche a votare. Ha già vinto la Lega, odo sospirare dai miei 15 lettori (nel caso di Manzoni, paraculata, nel mio caso probabile quanto gloriosa verità…) dal mio letto mentre scrivo questo articolo.

Non per forza. Perchè se vediamo invece i Partiti – quella cosa che ancora esiste anche se nessuno vi ci crede più, e a volte nemmeno gli stessi dirigenti o segretari di destra come di sinistra e di Grillo – il risultato cambia.

In testa ecco il Movimento 5 Stelle (26%), il PD (al 25%), la Lega (13,5%), Forza Italia (12%), Fratelli d’Italia (sorprendentemente all’8,5%), Liberi e Uguali (8,4%), +Europa (4,3%). Ma anche qui se calcoliamo gli autori unici lo scenario cambia: primo è il PD (26,8%), poi M5S (20,9%) con gli altri invece pressochè pari.

elezioni2018 partiti più citati online
elezioni2018 partiti più citati online (fonte:Vincos.it)

Ma quali sono stati i temi più trattati dai politici sui social? L’immigrazione e la gestione dei migranti è stato l’argomento di punta nei post di Salvini, Meloni e Emma Bonino. Chiaramente con toni e visioni diverse…

Rubato questo tema, pericoloso per i 5Stelle rischiando così di perdere una parte di quel loro elettorato che magari è più favorevole a aiutarli ma a casa nostra, Di Maio se ne è ben guardato di affrontarlo lungamente e ha puntato molto più a stigmatizzare i costi della politica. Mentre Renzi e Berlusconi hanno preferito il tema del lavoro il primo, delle tasse il secondo, strizzando l’occhio, pardon, l’ugola sugli immigrati, soprattutto dopo Macerata. Oscure coincidenze? Possibile non vi siano frotte di analisti web che indicassero ai politici di casa su quale tasto spingere? Io credo che ormai metà della discussione politica non sia pilotata da lobby, banche, società segrete o dai reali di casa Lannister… semplicemente dai Big Data. Da Internet. Da noi.

Noi utenti abbiamo un ritrovato potere, di indirizzare le politiche di marketing di aziende grandi e piccole, e soprattutto della politica stessa. Pensiamo all’account twitter di Trump, alla pagina Facebook nel 2008 di Obama, alle dirette di Renzi Premier.

Scorrendo la lista dei messaggi più engaging, fa sapere Vincos, si nota che si tratta di quelli che i politici usano per “accendere” le emozioni del proprio elettorato (le dirette dei comizi e i fatti di cronaca) più che dati e programmi. 

E un dato molto allarmante è che Laswell ha comunque colpito ancora. Dai dati di Blogmeter se da un lato c’è stata una significativa crescita del livello di competenza social (live, meme contro gli avversari, foto acchiappa-reazioni, social adv), è purtroppo – il purtroppo è mio – prevalso un uso non rivolto all’ascolto e al coinvolgimento attivo degli elettori. Cioè sto al tavolo con te, ma parlo io. Poi il conto lo paghi tu.

elezioni 2018 partiti con più interazioni online
elezioni2018 partiti più citati online (fonte:Vincos.it)

Puoi leggere tutto il resto delle analisi di Vincenzo Cosenza sul suo articolo.  Merita davvero!

A questo punto del poderoso volume che un tempo era un piccolo articolo del blog di Francesco Umberto Iodice… 😉 se non sei ancora svenuto, ma anzi obstinato perduri intanto grazie, e secondo, il mio invito finale a fare domenica una sola cosa: andare a votare.

Andare a votare è un nostro diritto e soprattutto un dovere, non nei confronti dello Stato o dei nostri concittadini, ma per me soprattutto nei confronti di tutti i nostri connazionali che sono morti per darci questo diritto. E sentendoci parte piccola di un grande mondo, anche per tutti coloro che non possono nei loro Paesi, perchè non esiste democrazia e libertà.

E come diceva Giorgio Gaber…

La Libertà è Partecipazione.

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Umberto Iodice

Vi racconto il mio Corso di formazione ECM a Torino… con Gallery

Il mio Corso di formazione ECM a Torino…

Oggi, 16 febbraio 2018, ho tenuto un corso di formazione. Sono tornato dopo l’esperienza pazzesca fatta a Novembre 2017 del corso in Aula Magna, all’Ospedale Le Molinette, ancora una volta a Torino. Stavolta il corso, che è accreditato dal Ministero della Salute con crediti ECM, “COMUNICAZIONE EFFICACE: TECNICHE E CONSIGLI” si è tenuto all’Ospedale S. Giovanni Bosco – Piazza Donatori del Sangue 3.

 

 

Ogni volta è come se fosse la prima, nonostante ne abbia già fatti “abbastanza”… La sera che precede un corso sono sempre agitato, non per il pubblico, ma perchè mi chiedo se sarò in grado di rendere il corso da IN-formativo a FORMATIVO.

FARE FORMAZIONE,
NON INFORMAZIONE

Sembra un gioco di parole, e invece e questo il nodo che dimostra se un corso verrà bene o no. I corsi informativi sono quelli in cui un Solone sceso dagli Dei, con in mano chissà quale verità, getta nozioni a una massa di persone che ascolta in modo attento o passivo, sul modello della Teoria dell’Ago Ipodermico (Magic Bullet Theory) di Harold Lasswell per intenderci.

I corsi di formazione, per come li intendo io e per come mi piace strutturarli, devono essere partecipati, interattivi, e lasciare a fine giornata qualche spunto di riflessione. Io generalmente mi rendo conto se un corso viene bene o meno dalla scaletta. Se già verso fine mattinata è saltata, vuol dire che è un successo! 😀

Il corso di oggi è stato a giudicare dalla agenda che non ho rispettato per nulla, causa continui interventi e domande, un successone! L’argomento che ha sollevato più interventi oggi è stato il tema della libertà di stampa. 

Secondo voi c’è libertà di stampa in Italia?

Oggi noi ne abbiamo parlato a lungo… Così come abbiamo toccato temi di Diritto dell’informazione e della privacy, Sociologia dei mass media e Marketing & Digital communication. Ma anche i topic di Facebook e i Social Media hanno interessato molto il gruppo che ha lavorato molto bene sia singolarmente che nei lavori di gruppo. In più ho come sempre portato l’esempio di comunicazione e coerenza di Josè Pepe Mujica, ex presidente dell’Uruguay, che amo come pochi e che sorprende sempre la platea quando racconto la sua storia e la sua azione politica.

Ringrazio, non per dovere ma sinceramente, tutti i corsisti per la loro partecipazione e attenzione, la Dott.sa Maurizia Sezzano, per la sua preziosa parte del corso sulla comunicazione coi pazienti, la segreteria provinciale Fials di Torino e quella regionale di Fials Piemonte per la perfetta organizzazione. E’ stata un’altra grande esperienza per me per imparare da “dilettante professionista” – come dice il grande Marco Monty Montemagno – ancora di più su quel tema che tanto mi appassiona, la comunicazione.

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Umberto Iodice

 

Il mio sito è online! Seguimi su www.francescoiodice.it

Cari amici, Care amiche,

Da oggi è online la mia nuova piattaforma ufficiale! Un sito Internet in cui trovare informazioni, foto, news e contatti e che ospiterà il mio Blog. Il Partito Democratico mi ha chiesto di ricandidarmi per le elezioni amministrative 2016 ed io ho accettato con entusiasmo! Porterò se verrò eletto l’attenzione per i più poveri e il mio impegno per l’integrazione e le politiche digitali. Mi candido nella città, che amo e non voglio lasciare, la mia Novara.

Ringrazio di cuore gli amici di Staff Millennium che con passione e professionalità mi hanno fatto questo regalo immenso: un sito innovativo e pieno di sorprese !! Qui racconterò quanto faremo insieme dopo il 19 giugno, quando al ballottaggio i novaresi spero confermeranno la fiducia nel candidato che sostengo, il Sindaco Andrea Ballarè.

Combattendo la Bullet Theory di Harold Laswell, che considera i media come potenti strumenti persuasivi che agiscono direttamente su di una massa passiva e inerte, ho scelto di non tempestare di messaggi politici le bacheche dei miei amici social. Penso che alla lunga questa strategia possa portare ad un allontanamento dalla politica ed ancor peggio dal voto. Spero che la soglia di elettori non sia bassa. E per questo motivo invito ognuno a votare, perché eleggere un nostro rappresentante è un nostro diritto.


So che molto è da migliorare, ma so anche che molto è stato fatto e si potrà fare. Ringrazio ogni collega presente in Consiglio Comunale con il quale ho condiviso 2 anni di crescita personale e politica. Ho imparato molto e da tutti!

Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne da soli è l’avarizia, sortirne insieme è la politica.

Don Lorenzo Milani“Lettera a una professoressa”

Ti chiedo di darmi la tua fiducia, il tuo voto per realizzare un sogno comune: far diventare Novara una città più smart, innovativa, solidale e grande! #guardareavanti  #novara21  #NovaraSmartCity.

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Iodice