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Corso di formazione ECM in Ospedale Maggiore di Novara per FNOPI

In occasione della Giornata internazionale dell’Infermiere, ho partecipato come docente al corso di formazione ECM organizzato da FNOPI. La Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (fino al 15 febbraio 2018 dei Collegi Ipasvi) è un ente di diritto pubblico non economico. Il suo ruolo è molto importante: lo Stato infatti delega alla Federazione la funzione, a livello nazionale, di tutela e rappresentanza della professione infermieristica nell’interesse degli iscritti e dei cittadini fruitori delle competenze che l’appartenenza a un Ordine di per sé certifica. L’organo di vigilanza della Federazione è il Ministero della Salute.

Perchè si celebra la giornata il proprio 12 maggio? Il 12 maggio 1820 è nata Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne. L’International Council of Nurses (l’Icn è una Federazione di più di 130 Associazioni nazionali infermieristiche, che rappresentano più di 13 milioni di infermieri nel mondo) ricorda questa data celebrando in tutto il mondo la Giornata internazionale dell’Infermiere.

In occasione di questa commemorazione la federazione di Novara e VCO ha voluto organizzare un corso di formazione accreditato Ecm a Novara, presso l’Aula Magna AOU (Azienda Ospedaliero Universitaria) dell’Opsedale “Maggiore della Carità” – Corso Giuseppe Mazzini, 18.

Ringrazio tutto l’Ordine per l’invito che mi hanno rivolto nella figura della Presidente, Dott.sa Paola Sanvito, del Consigliere Dott. Mattia Chiuchiolo e della Responsabile formazione, la Dott.sa Daniela Vadalà.  E l’amico Dott. Emanuele Coppini per le splendide foto!

Sono sempre contentissimo di partecipare a un corso di formazione, ancora di più di tenerlo come relatore, ma stavolta la felicità è stata tripla perchè per la prima volta sono riuscito a tenerlo nell’aula magna dell’ospedale nella mia città, Novara! E’ una strana tradizione quella per cui io riesca a fare cose importanti più a Roma, Torino o Milano (dove dovrei trovare più difficoltà di accreditamento), rispetto alla mia piccola Novara… Ma dopo il corso tenuto nell’Aula Magna delle Molinette di Torino a novembre 2017, finalmente sono riuscito anche a farlo nella mia città!

Il secondo motivo è personale: mio padre è stato infermiere, una volta si diceva professionale. Terzo, ma stavolta per ordine di importanza, è stata per me un’occasione preziosa per conoscere la federazione dell’Ordine più a fondo: ed è stata una grande sorpresa!

Il corso rivolto in particolare agli infermieri pediatrici ci ha permesso di mostrare e approfondire il ruolo dell’infermiere nei confronti dei pazienti più piccoli tra competenza, formazione e appunto comunicazione.

Come dico sempre in ogni mio corso, “Vengo a voi non per insegnarvi dall’alto della mia scienza infusa, ma per imparare insieme a voi“, è questa giornata ha confermato questa mia posizione: è stato così. Ho potuto ascoltare prima della mia parte specialisti e professionisti che insegnano in Università prestigiose e nelle corsie di molti ospedali, che curano con passione, dedizione e una professionalità sempre in costante aggiornamento e continua formazione i pazienti più difficili: i nostri bambini.

E ho particolarmente apprezzato lo spirito dell’Ordine, fatto prima di tutto da persone, che  vivono il proprio lavoro nei confronti dei bambini sofferenti come una missione. Bellissimo a tal proposito prima del aperitivo insieme e del concerto per festeggiare la giornata dell’infermiere, lo spazio dedicato alle associazioni che in corsia lottano per la salute e soprattutto la qualità della vita dei piccoli pazienti, lasciando loro sempre il sorriso come: Abio – Associazione per il bambino in Ospedale; Cuore di Maglio, EDO’s Smaile; La Leoncina Gaia;  NEO-N; UGI – Unione Genitori Italiani; Pianeta dei Clown. Particolarmente toccante e di esempio è stato il momento dopo il video che mostrava l’avanzare della malattia di una bambina coraggiosa, Gaia, dopo le parole emozionate ed emozionanti del papà che ringraziava per le cure e l’umanità che da anni riceve la sua bambina, ho visto moltissimi in sala asciugarsi le lacrime. Ma subito dopo grazie all’intervento dei rappresentanti del Pianeta dei Clown – Associazione che si ispira alla figura di Patch Adams e pratica la Terapia del sorriso nella nostra provincia, stabilire il principio che la malattia anche quando colpisce i più piccoli va combattuta con coraggio e senza far mai mancare al paziente la tenerezza, la magia e il sorriso come dovrebbe essere per ogni bambino durante la sua infanzia. E come sostiene Patch Adams non è fondamentale curare ove possibile solo la malattia, ma soprattutto prendersi cura della persona. E della sua famiglia.

  • INTRODUZIONE AL CORSO E PRESENTAZIONE DEGLI OBIETTIVI
    Docente: SANVITO PAOLA, Presidente FNOPI NO e VCO
  • L’INFERMIERE PEDIATRICO TRA PRESENTE E FUTURO. COME RISPONDERE ALLE NUOVE ESIGENZE ASSISTENZIALI.
    Docente: BONINO MARISA
  • CONTINUITÀ UNIVERSITÀ MONDO DEL LAVORO NAZIONALE ED ESTERO.
    Docente: DI BELLA ROSINA
  • LA CURA EXTRA OSPEDALIERA, LE NUOVE FRONTIERE PEDIATRICHE
    Docente: CHIUCHIOLO MATTIA
  • IL PUNTO DI VISTA DELL’ORDINE SULL’ASSISTENZA IN ETÀ PEDIATRICA
    Docente: FASOLINI GABRIELE
  • IL MINORE IN COMUNICAZIONE
    Docente: IODICE FRANCESCO UMBERTO
  • IL SUPERAMENTO DELL’ETÀ PEDIATRICA
    Docente: COSTAMAGNA GRAZIELLA

Per tutte queste ragioni a tutti gli infermieri partecipanti, uditori e docenti, ho augurato di lasciare la loro impronta come chiedeva lo slogan della giornata di quest’anno sui loro pazienti e colleghi. E come faccio sempre, perchè credo sia una scena da brividi, di uno dei miei attori preferiti Robin Williams, ho chiuso il mio speech con le parole di Patch Adams, sul valore della relazione col paziente e della comunicazione come parte della migliore terapia.

“Cos’ha la morte che non va? Di cosa abbiamo così mortalmente paura? Perché non trattare la morte con un po’ di umanità e dignità e decenza e, Dio non voglia, perfino di umorismo? Signori, il vero nemico non è la morte. Vogliamo combattere le malattie? Combattiamo la più terribile di tutte: l’indifferenza.

Nelle vostre aule ho assistito a disquisizioni sul transfert e la distanza professionale. Il transfert è inevitabile, signore. Ogni essere umano ha un impatto su di un altro. Perché vogliamo evitarlo in un rapporto paziente-medico?

È sbagliato quello che insegnate nelle vostre lezioni, la missione di un medico non deve essere solo prevenire la morte ma anche migliorare la qualità della vita. Ecco perché se si cura una malattia si vince o si perde… se si cura una persona vi garantisco che, in quel caso, si vince qualunque esito abbia la terapia.

Qui vedo oggi un’aula piena di studenti di medicina. Non lasciatevi anestetizzare, non lasciatevi intorpidire di fronte al miracolo della vita. Vivete sempre con stupore il glorioso meccanismo del corpo umano. Questo deve essere il fulcro dei vostri studi e non la caccia ai voti che non vi daranno alcuna idea di che tipo di medico potrete diventare.

Signore io voglio fare il medico con tutto il mio cuore. Io volevo diventare medico per assistere il mio prossimo, e per questo motivo ho perso tutto, però così ho anche guadagnato tutto: ho condiviso le vite dei pazienti e del personale dell’ospedale, abbiamo riso insieme e pianto insieme. Questo è ciò che voglio fare nella mia vita. E Dio mi sia testimone, comunque decidiate oggi, signori, guarderò ancora con fiducia il mio scopo: diventare il miglior medico che il mondo abbia mai visto. Voi avete la facoltà di impedire che io mi laurei, potete impedirmi di ottenere il titolo, il camice bianco, ma non potete controllare il mio spirito, non potete impedirmi di apprendere, non potete impedirmi di studiare. A voi la scelta: avermi come collega di lavoro, passionale, oppure avermi come voce fuori dal coro, sincera e determinata. In entrambi i casi verrò forse considerato una spina, ma vi prometto una cosa: sarò una spina che non riuscirete a togliere.”

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Umberto Iodice