Scrivo questo post con un po’ di rabbia e delusione. La morte di oltre 40 persone, molti ancora i dispersi e i feriti, causate dal crollo del ponte Morandi di Genova lascia in tutti noi la paura per lo stato delle infrastrutture del nostro Paese…
Mi unisco, nel mio piccolo al post di Enrico Mentana:
Ma vi pare possibile che domani – giornata di lutto nazionale – a mezzogiorno si dà l’addio alle vittime di Genova e sei ore dopo si comincia il campionato di calcio? Ma non ci vergogniamo?
Trovo che lo spettacolo dato dalla politica italiana, che qualcuno ha sadicamente chiamato lo “show delle bare” sia stato indecente. Non tanto per me, per gli italiani, ma soprattutto per le famiglie dei morti e per le vittime stesse. Non abbiamo più rispetto di nulla, nemmeno della morte di alcuni bambini.
Quello che mi fa ancor più rabbia è invece che nel giorno di lutto nazionale in cui tutti dovremmo fermarci e riflettere, pregare (chi crede), piangere chi conosceva le vittime, the show must go on..
Se è lutto nazionale, è lutto nazionale. Non può esserci mezza misura. Non bastano le bandiere a mezz’asta sui nostri Comuni eppoi tutti con la birra in mano a vedere le partite, ai concerti, al cinema. Ed è ancora più vergognoso che solo le partite di Genoa e Sampdoria si siano fermate: perchè il dramma è stato solo di Genova città o dell’Italia intera?!?
Quando è morto Davide Astori i calciatori in massa hanno scioperato una intera giornata, incuranti di chi avesse già preso i biglietti addirittura del Derby di Milano tra Milan e Inter, in quel momento decisivo per la volata champions. La tragedia di Astori, non vorrei essere frainteso, è molto grave: era un giovane papà e un ottimo calciatore. Ma è morto per cause naturali. Ed è milionario.
Se ogni morte bianca sul lavoro ci fosse uno sciopero di categoria non si giocherebbe mai una giornata di campionato. La morte di Astori vale più di quella di uno dei tanti operai sul lavoro o dei molti imprenditori che si sono suicidati durante la crisi economica?
Io credo che se hanno scioperato lo scorso anno per Astori, a maggior ragione avrebbero dovuto farlo anche questo week end. Perchè le vittime di Genova non saranno milionari dietro a un pallone in calzettoni, ma meritavano una vera giornata di lutto nazionale. E non solo di facciata, bloccando due partite.
Grazie della tua attenzione,
Francesco Umberto Iodice