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Wikipedia vs il Parlamento Europeo

Quanto conta avere una enciclopedia online libera e efficiente? Se sei un normale utente del web, la risposta è una sola: tantissimo. La bella notizia è che tra moltissimi difetti e parti migliorabili, per fortuna c’è: è Wikipedia!

Personalmente sono un sostenitore di Wikipedia, da quando al Master IAB Italia in Cattolica, la Prof.sa  Nicoletta Vittadini, ci spiegò la dinamica. La Prof.sa Vittadini è membro della Direzione dell’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo (ALMED) dove è anche direttrice del Master in Digital Communications Specialist.

Per chi è studioso e lavora nell’ambito della Comunicazione Digitale, Wikipedia significa Web 2.0. Nel suo corso fu molto interessante per me proprio una lezione da lei tenuta sulle piattaforme Wiki e in particolare sul fenomeno Wikipedia. Da allora uso e vedo l’enciclopedia in modo diverso.  Per questo motivo, senza far diventare questo un post sul web 2.0, voglio attraverso il mio blog sostenere la battaglia intrapresa da Wikipedia in questi giorni. Il Parlamento europeo presto deciderà se accelerare l’approvazione della direttiva sul copyright. Tale direttiva, se promulgata secondo Wikipedia, limiterà significativamente la libertà di Internet. Contro si sono già esoressi oltre 70 studiosi informatici, tra i quali il creatore del web Tim Berners-Lee, 169 accademici, 145 organizzazioni operanti nei campi dei diritti umani, libertà di stampa, ricerca scientifica e industria informatica e di Wikimedia Foundation. Perciò lunga vita alle informazioni free! W Wikipedia!

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Cara lettrice, caro lettore,

Il 5 luglio 2018 il Parlamento europeo in seduta plenaria deciderà se accelerare l’approvazione della direttiva sul copyright. Tale direttiva, se promulgata, limiterà significativamente la libertà di Internet.

Anziché aggiornare le leggi sul diritto d’autore in Europa per promuovere la partecipazione di tutti alla società dell’informazione, essa minaccia la libertà online e crea ostacoli all’accesso alla Rete imponendo nuove barriere, filtri e restrizioni. Se la proposta fosse approvata, potrebbe essere impossibile condividere un articolo di giornale sui social network o trovarlo su un motore di ricerca. Wikipedia stessa rischierebbe di chiudere.

La proposta ha già incontrato la ferma disapprovazione di oltre 70 studiosi informatici, tra i quali il creatore del web Tim Berners-Lee (qui), 169 accademici (qui), 145 organizzazioni operanti nei campi dei diritti umani, libertà di stampa, ricerca scientifica e industria informatica (qui) e di Wikimedia Foundation (qui).

Per questi motivi, la comunità italiana di Wikipedia ha deciso di oscurare tutte le pagine dell’enciclopedia. Vogliamo poter continuare a offrire un’enciclopedia libera, aperta, collaborativa e con contenuti verificabili. Chiediamo perciò a tutti i deputati del Parlamento europeo di respingere l’attuale testo della direttiva e di riaprire la discussione vagliando le tante proposte delle associazioni Wikimedia, a partire dall’abolizione degli artt. 11 e 13, nonché l’estensione della libertà di panorama a tutta l’UE e la protezione del pubblico dominio.

https://meta.wikimedia.org/wiki/SaveYourInternet

La comunità italiana di Wikipedia

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Umberto Iodice

 

Buon compleanno Google

Google Search “(pronuncia italiana /ˈɡuɡol/) oggi si autofesteggia con un doodle per il 18° compleanno. Google è un motore di ricerca per Internet il cui dominio è stato registrato il 15 settembre 1997”, attacca Wikipedia nella pagina dedicata al sito più visitato al mondo. E aggiunge anche che è stata fondata la società Google Inc. il 4 settembre 1998. Creato da Larry Page e Sergey Brin è stato lanciato il 15 settembre 1997. I due si erano incontrati nell’estate del 1995, nel campus di Standford. “Sergey, aperto e socievole, frequentava il secondo anno del corso in Computer Science; Larry, più riservato, veniva dall’Università del Michigan, era già laureato e doveva cominciare il dottorato. E cercava un’idea brillante”, come spiega “Wired” oggi.

Oltre a catalogare e indicizzare le risorse del World Wide Web, Google Search si occupa anche di foto, newsgroup, notizie, mappe (Google Maps), email (Gmail), shopping, traduzioni, video e programmi creati da Google Inc. E negli anni il motore di ricerca è diventato sinonimo stesso di ricerca web: quanti di noi non usano la parola googlare per dire a qualche amico di cercarsi una qualsiasi informazione su Internet?

Ho avuto la possibilità nel Master Iab in Maketing and Digital Communication seguito in Università Cattolica di Milano di avere come docente Paola Marazzini, Head of Agency of Google Italy e diversi suoi preziosi collaboratori. Ho imparato moltissimo e capito quanto la competenza sia fondamentale in questo ambiente, ma anche apprezzato lo stile americano del management apportato. Darsi subito del tu, il più piccolo come il grande capo, la formalità crea distacco e non facilita il lavoro. La sede che ho visitato sembra un parco giochi per chi è appassionato di digitale e colpisce anche chi non lo è. Se avete l’occasione visitatela!

E allora che dire??? Tanti auguri Google!!!

“Penso che parte del motivo per cui siamo successo fino ad oggi è che in origine non volevamo davvero  avviare un’impresa.”
Larry Page

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Iodice

L’Ing. Canciani va in pensione. Grazie di tutto Alvaro!

Il Dirigente Servizio ICT del Comune di Novara, Alvaro Canciani, è da lunedì 27 giugno in pensione. Classe 1952, nato nel verbano ma novarese d’adozione, Canciani si è laureato in Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di Milano nel 1977. Dopo anni di esperienza come Consulente senior presso. C. Olivetti S.p.a. Ivrea, nel gruppo Ricerca e sviluppo Sistemi, da 26 anni era il Dirigente del Servizio ICT del Comune di Novara.

L’Ing. Canciani mi ha insegnato molto. E’ stato come fare un corso accademico dal titolo: “Elementi e principi di informatica e politiche della Smart City”. Sotto la sua direzione, il Comune di Novara ha creato una rete a banda ultralarga che si estende per oltre 130 km sotto il suolo novarese. Questo è il suo lascito più importante alla città, un asset dal valore inestimabile sia economicamente, sia per la visione avuta ante litteram di quella che oggi va di moda chiamare con un certo snobismo compiaciuto ‘Smart CIty‘. Ha creato un team di 22 dipendenti davvero unici nel panorama nazionale della PA. Ha messo al servizio di ogni operatore delle telecomunicazioni competenza e disponibilità riconosciutegli in ogni occasione in cui ne incontravo i manager.

Da quando mi è stata affidata la delega all’Innovazione e digitalizzazione del Comune ho cercato con tutte le mie forze di far emergere i molti progetti che da lui sono stati portati a Novara: “Cartella Unica“, “Scuole in Rete“, la rete in banda ultralarga e “Novara per Tutti” con Fondazione TIM. Per quest’ultimo ha ritirato per il Comune di Novara il premio SMAU 2015 a Torino nella categoria “Innovazione sociale”. Per questo abbiamo fortemente voluto – sull’esperienza del Primo Italian Digital Day, cui ho partecipato su invito del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi – creare il Novara Digital Day. La prima edizione si è tenuta il 22 aprile 2016 ed è stato anche il primo evento assoluto nel PISU – Centro Ipazia, il nuovo Centro di Ricerca internazionale per le malattie autoimmuni, chiamato a diventare un polo d’innovazione di Novara e a riqualificare il quartiere di S. Agabio. Hanno contribuito a informare i molti presenti gli esperti del CED comunale, stakeholder, beneficiari del progetto e amici giunti da tutta Italia: Milano, Torino ma anche da Prato e Norcia. L’abbiamo fatto con un ospite d’eccezione: il Prof. Bruno Lamborghini (Università Cattolica, Presidente dell’Archivio Storico Olivetti e di AICA – Associazione per il Calcolo automatico). Il momento più emozionante per me è stato quando alla fine ho chiamato sul palco tutti i dipendenti del CED e per ultimo proprio Alvaro a raccogliere gli applausi degli oltre 150 accreditati presenti. Simbolicamente, un grazie per lui in anticipo di qualche mese da parte della città.

Personalmente non avrei potuto avere un dirigente migliore per approcciarmi all’amministrazione politica. Novara perde uno dei suoi dirigenti migliori, io un maestro e un amico dai modi gentili. Caro Alvaro, grazie di cuore per tutto quello che hai fatto per Novara e per me!

“È più facile insegnare che educare, perché per insegnare basta sapere, mentre per educare è necessario essere”.
Alberto Hurtado

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Iodice

Il Piano Banda Ultralarga, a Vercelli in rappresentanza del Comune di Novara

Giovedì 19 maggio ho rappresentato il Comune di Novara all’Incontro di presentazione del Piano Banda Ultralarga, insieme al Dirigente del Servizio ICT, Ing. Alvaro Canciani. Il convegno si è tenuto nella cripta di S. Andrea dell’Università del Piemonte Orientale a Vercelli.

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E’ stato l’ultimo appuntamento in ambito digitale in cui ho preso parte su delega del Sindaco Andrea Ballarè, prima come consigliere comunale poi come Delegato. Ringrazio Andrea per avermi lasciato spazio, ha capito la mia passione per questa strada politica e riconosciuto le mie competenze. Nonostante il mio percorso, le varie selezioni nazionali e non, il mio Master, ho imparato purtroppo che in politica come nella vita non sempre si premia l’impegno e il merito. Ballarè affidandomi la delega all’Innovazione e Digitalizzazione del Comune di Novara, mi ha fatto diventare – forse – il più giovane delegato al digitale d’Italia. Ma aldilà dei titoli, che poi contano quello che contano… a me resta soprattutto che abbia dimostrato di credere nei giovani!

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Ecco quanto emerso durante il convegno dall’Assessore regionale Aldo Reschigna. Lo scorso 11 febbraio 2016, in attuazione della delibera CIPE n. 65/2015, è stato sottoscritto l’accordo quadro tra Governo, le Regioni e le Province autonome per lo sviluppo della banda ultralarga (BUL) sul territorio nazionale. Saranno stanziati in totale circa 500 milioni di euro, secondo quanto riportato da Reschigna.

Obiettivi comunitari

  • Accesso ad una connessione pari o superiore a 30 Mbps per la totalità della popolazione
  • Almeno il 50% delle famiglie europee con connessioni Internet di oltre 100 Mbps

Obiettivi del Piano Nazionale BUL

  • Copertura ad almeno 100 Mbps fino all’85% della popolazione italiana
  • Copertura ad almeno 30 Mbps garantita alla totalità della popolazione italiana
  • Copertura ad almeno 100 Mbps di sedi ed edifici pubblici (scuole e ospedali), delle aree di maggiore interesse economico e concentrazione demografica, delle aree industriali, delle principali località turistiche e degli snodi logistici

Faccio notare che Novara a differenza di tutti gli altri comuni piemontesi presenti a Vercelli ha già una rete a banda larga, come abbiamo raccontato nel primo Novara Digital Day, ed è tutta del nostro Comune! Si estende per oltre 130 km nel novarese e permette servizi impareggiabili a Comune, Università del Piemonte Orientale, Ospedale Maggiore e aziende. E’ da migliorare, implementare ed estendere. E lo si potrà fare solo a due condizioni: se il CED – Servizio ICT resterà in home e se si distribuiranno le risorse necessarie per aggiornare il Server comunale. Sono questi secondo me i primi passi necessari verso la #NovaraSmartCity.

I giovani sono attivi quando con la speranza vanno verso il tempo e non quando con l’attesa aspettano che il tempo venga verso di loro.

Umberto Galimberti, L’ospite inquietante

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Iodice