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30 anni di internet: rischi e opportunita’

Questa settimana, il 12 marzo 2019, si sono festeggiati i 30 anni del World Wide Web. Ormai il “www”, 3 lettere, “www”, hanno cambiato radicalmente non solo il nostro modo di comunicare, ma la nostra vita quotidiana. Il lavoro, le relazioni, la quotidianità.

I rischi di internet a 30 anni dalla sua creazione

Le tecnologie ci permettono di stare costantemente connessi col mondo interrogando internet su qualsiasi questione di nostro interesse. Quante volte tocchiamo lo schermo del nostro smartphone? Quante ore passiamo sul computer di lavoro o sul pc a casa? Quanto in questo periodo storico un mezzo di comunicazione può amplificare la paura sociale, ad esempio sui migranti?

“Abbiamo un’avanzatissima tecnologia. I computer avrebbero dovuto renderci liberi, democratizzarci. Invece sono diventati delle macchine da sega a 4 cifre e oltretutto la gente invece di parlarsi manda sms, niente punteggiatura, niente grammatica: ‘tvtb’, ‘imho’, ‘rotfl’. Un branco di imbecilli che pseudo-comunicano con un branco di altri imbecilli.”

Hank Moody, Californication

Ho citato uno dei migliori Hank Moody di una serie che seguivo anni fa, quando avevo anch’io una cabrio che ogni pomeriggio mi faceva sentire libero tra le risaie novaresi o il panorama del lungolago di Orta (anche se non era purtroppo una Porche 911…). Sottoscrivo questo pensiero in pieno.

Ma se ci pensiamo bene, anche Internet ci rende liberi. Una totale libertà di interazione che tuttavia porta sempre con sé dei rischi, che, moltiplicati per i 4 miliardi di internauti nel mondo (secondo l’indagine Global Digital 2018 condotta da We Are Social), arrivano addirittura ad interferire sulle macro strategie economiche e politiche, sugli stili di vita, sulla salute, come giustamente fa notare Forbes.

Tim Berners-Lee, fondatore del web, ha lanciato un appello che, in una lettera pubblica, mostra quelli che ritiene i tre grandi problemi del web di oggi.

  1. Intenti nocivi, hacker o cyberbullismo o contenuti pedo-pornografici;
  2. I modelli a incentivi perversi e la diffusione virale di disinformazione… che dire delle fake news?
  3. Conseguenze negative non intenzionali, come tono e qualità delle discussioni online tra gli utenti.

Crozza e il monologo sui 30 anni del web

“E’ strano il nostro rapporto coi social. Cioè se io insulto un tizio qualunque sull’autobus un po’ me l’aspetto una querela. Ma se invece minaccio Mattarella su un social, penso che sia senza responsabilità… una simpatica goliardata. E invece no, un commerciante di Treviso ha scritto la sua cazzata e invece di un like gli è arrivata la Digos in negozio…

Maurizio Crozza, Fratelli di Crozza

Il problema non è Internet, anche se come sostiene Crozza in questo monologo una mano alla degenerazione l’hanno data soprattutto i social network. Per questo è importante tornare ai vantaggi.

I vantaggi di Internet

In una parola: conoscenza. Avere notizie in real time, trovare notizie per cui occorreva moltissimo tempo.
Per me internet ha la funzione di dare le notizie immediate e la possibilità di approfondire e conoscere temi e argomenti interessanti, però navigare su internet non è ormai sinonimo di corretta informazione (fake news).

E allora buon compleanno mondo del Web, sperando che sarai migliore anche prima dei prossimi tuoi 30 anni!

Grazie della tua attenzione, Enjoy 😉

😀

Francesco Umberto Iodice

Wikipedia vs il Parlamento Europeo

Quanto conta avere una enciclopedia online libera e efficiente? Se sei un normale utente del web, la risposta è una sola: tantissimo. La bella notizia è che tra moltissimi difetti e parti migliorabili, per fortuna c’è: è Wikipedia!

Personalmente sono un sostenitore di Wikipedia, da quando al Master IAB Italia in Cattolica, la Prof.sa  Nicoletta Vittadini, ci spiegò la dinamica. La Prof.sa Vittadini è membro della Direzione dell’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo (ALMED) dove è anche direttrice del Master in Digital Communications Specialist.

Per chi è studioso e lavora nell’ambito della Comunicazione Digitale, Wikipedia significa Web 2.0. Nel suo corso fu molto interessante per me proprio una lezione da lei tenuta sulle piattaforme Wiki e in particolare sul fenomeno Wikipedia. Da allora uso e vedo l’enciclopedia in modo diverso.  Per questo motivo, senza far diventare questo un post sul web 2.0, voglio attraverso il mio blog sostenere la battaglia intrapresa da Wikipedia in questi giorni. Il Parlamento europeo presto deciderà se accelerare l’approvazione della direttiva sul copyright. Tale direttiva, se promulgata secondo Wikipedia, limiterà significativamente la libertà di Internet. Contro si sono già esoressi oltre 70 studiosi informatici, tra i quali il creatore del web Tim Berners-Lee, 169 accademici, 145 organizzazioni operanti nei campi dei diritti umani, libertà di stampa, ricerca scientifica e industria informatica e di Wikimedia Foundation. Perciò lunga vita alle informazioni free! W Wikipedia!

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Cara lettrice, caro lettore,

Il 5 luglio 2018 il Parlamento europeo in seduta plenaria deciderà se accelerare l’approvazione della direttiva sul copyright. Tale direttiva, se promulgata, limiterà significativamente la libertà di Internet.

Anziché aggiornare le leggi sul diritto d’autore in Europa per promuovere la partecipazione di tutti alla società dell’informazione, essa minaccia la libertà online e crea ostacoli all’accesso alla Rete imponendo nuove barriere, filtri e restrizioni. Se la proposta fosse approvata, potrebbe essere impossibile condividere un articolo di giornale sui social network o trovarlo su un motore di ricerca. Wikipedia stessa rischierebbe di chiudere.

La proposta ha già incontrato la ferma disapprovazione di oltre 70 studiosi informatici, tra i quali il creatore del web Tim Berners-Lee (qui), 169 accademici (qui), 145 organizzazioni operanti nei campi dei diritti umani, libertà di stampa, ricerca scientifica e industria informatica (qui) e di Wikimedia Foundation (qui).

Per questi motivi, la comunità italiana di Wikipedia ha deciso di oscurare tutte le pagine dell’enciclopedia. Vogliamo poter continuare a offrire un’enciclopedia libera, aperta, collaborativa e con contenuti verificabili. Chiediamo perciò a tutti i deputati del Parlamento europeo di respingere l’attuale testo della direttiva e di riaprire la discussione vagliando le tante proposte delle associazioni Wikimedia, a partire dall’abolizione degli artt. 11 e 13, nonché l’estensione della libertà di panorama a tutta l’UE e la protezione del pubblico dominio.

https://meta.wikimedia.org/wiki/SaveYourInternet

La comunità italiana di Wikipedia

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Umberto Iodice

 

Buon compleanno Google

Google Search “(pronuncia italiana /ˈɡuɡol/) oggi si autofesteggia con un doodle per il 18° compleanno. Google è un motore di ricerca per Internet il cui dominio è stato registrato il 15 settembre 1997”, attacca Wikipedia nella pagina dedicata al sito più visitato al mondo. E aggiunge anche che è stata fondata la società Google Inc. il 4 settembre 1998. Creato da Larry Page e Sergey Brin è stato lanciato il 15 settembre 1997. I due si erano incontrati nell’estate del 1995, nel campus di Standford. “Sergey, aperto e socievole, frequentava il secondo anno del corso in Computer Science; Larry, più riservato, veniva dall’Università del Michigan, era già laureato e doveva cominciare il dottorato. E cercava un’idea brillante”, come spiega “Wired” oggi.

Oltre a catalogare e indicizzare le risorse del World Wide Web, Google Search si occupa anche di foto, newsgroup, notizie, mappe (Google Maps), email (Gmail), shopping, traduzioni, video e programmi creati da Google Inc. E negli anni il motore di ricerca è diventato sinonimo stesso di ricerca web: quanti di noi non usano la parola googlare per dire a qualche amico di cercarsi una qualsiasi informazione su Internet?

Ho avuto la possibilità nel Master Iab in Maketing and Digital Communication seguito in Università Cattolica di Milano di avere come docente Paola Marazzini, Head of Agency of Google Italy e diversi suoi preziosi collaboratori. Ho imparato moltissimo e capito quanto la competenza sia fondamentale in questo ambiente, ma anche apprezzato lo stile americano del management apportato. Darsi subito del tu, il più piccolo come il grande capo, la formalità crea distacco e non facilita il lavoro. La sede che ho visitato sembra un parco giochi per chi è appassionato di digitale e colpisce anche chi non lo è. Se avete l’occasione visitatela!

E allora che dire??? Tanti auguri Google!!!

“Penso che parte del motivo per cui siamo successo fino ad oggi è che in origine non volevamo davvero  avviare un’impresa.”
Larry Page

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Iodice

25 anni di Internet, l’ultima rivoluzione che ha cambiato il mondo

Era il 1991, alla radio USA passava Black or white di Michael Jackson, da noi in Italia Lucio Dalla lanciava Attenti al lupo e in Unione Sovietica scoppiava la rivolta contro il Partito comunista e Michail Gorbačëv annunciava le sue dimissioni da segretario del partito. Il 6 agosto sir Timothy John Berners-Lee aprì il primo sito Internet della storia. Un evento poco importante nelle cronache dell’epoca che venne presto rivalutato e che ha cambiato la storia.

Oggi 23 agosto 2016 Facebook celebra questo giorno con un doodle che compare sulle bacheche di tutti gli iscritti: 25 anni di connessioni. Il Web ha fatto il suo ingresso nel mondo 25 anni fa in questo giorno! Ringraziamo Tim Barners-Lee e gli altri pionieri di Internet che hanno contribuito a rendere il mondo più aperto e connesso». E’ l’Internaut day. Ma chi sono gli internauti? Secondo Wikipedia, «Il termine è stato coniato nel 1997 nel programma di Rai3 “Tema, domande di fine millennio” per definire il ruolo della “navigatrice in rete” che leggeva sul computer presente in studio le notizie collegate alla puntata del giorno». Quindi siamo tutti noi! L’idea del World Wide Web, che non deve esser confuso con Internet del quale è uno dei molti servizi offerti, era nata due anni prima nel 1989, presso il CERN di Ginevra (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire). L’idea di base del progetto dello stesso Berners-Lee e di un suo collega, Robert Cailliau, era elaborare un software per la condivisione di documentazione scientifica in formato elettronico per migliorare la comunicazione e favorire la cooperazione tra i ricercatori dell’istituto. A margine dell’ideazione del software, si iniziò anche a definire gli standard e i protocolli per scambiare documenti su reti di calcolatori: era il linguaggio HTML e il protocollo di rete HTTP… La ricerca, in Italia malamente sempre più bistrattata, dava ancora una volta un contributo al mondo di un valore sociale smisurato prima che scientifico. Da allora si può dire che il mondo è connesso, ma non saprei dire se Internet e in particolare il Web abbiano portato i migliori cambiamenti. Secondo Umberto Eco Internet e in particolare il fenomeno dei Social Network «ha dato diritto di parola agli imbecilli: prima parlavano solo al bar e subito venivano messi a tacere». E in effetti molto resta da fare in tema di privacy e gestione della UCG (User Generated Content) che molto conta per ragioni di Marketing, ma il potenziale di Internet è ancora inesplorato e cambierà la comunicazione. Quello che personalmente mi aspetto è anche a margine di questo ingrandimento una maggiore consapevolezza sociale del fenomeno in particolare verso chi ha meno di noi. Nel Primo Novara Digital Day abbiamo cercato di raccontare anche questi aspetti: dagli Stati Uniti di Berners-Lee alla piccola città Novara del nordovest italiano, Internet ha creato un mondo più veloce, una community di cittadini connessi.

Quando cominciai a trafficare con il programma che avrebbe poi fatto nascere l’idea del World Wide Web, lo chiamai Enquire, da Enquire Within upon Everything, “entrate pure per avere informazioni su ogni argomento”.
Tim Berners-Lee, L’architettura del nuovo Web, 1999

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Iodice

L’Ing. Canciani va in pensione. Grazie di tutto Alvaro!

Il Dirigente Servizio ICT del Comune di Novara, Alvaro Canciani, è da lunedì 27 giugno in pensione. Classe 1952, nato nel verbano ma novarese d’adozione, Canciani si è laureato in Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di Milano nel 1977. Dopo anni di esperienza come Consulente senior presso. C. Olivetti S.p.a. Ivrea, nel gruppo Ricerca e sviluppo Sistemi, da 26 anni era il Dirigente del Servizio ICT del Comune di Novara.

L’Ing. Canciani mi ha insegnato molto. E’ stato come fare un corso accademico dal titolo: “Elementi e principi di informatica e politiche della Smart City”. Sotto la sua direzione, il Comune di Novara ha creato una rete a banda ultralarga che si estende per oltre 130 km sotto il suolo novarese. Questo è il suo lascito più importante alla città, un asset dal valore inestimabile sia economicamente, sia per la visione avuta ante litteram di quella che oggi va di moda chiamare con un certo snobismo compiaciuto ‘Smart CIty‘. Ha creato un team di 22 dipendenti davvero unici nel panorama nazionale della PA. Ha messo al servizio di ogni operatore delle telecomunicazioni competenza e disponibilità riconosciutegli in ogni occasione in cui ne incontravo i manager.

Da quando mi è stata affidata la delega all’Innovazione e digitalizzazione del Comune ho cercato con tutte le mie forze di far emergere i molti progetti che da lui sono stati portati a Novara: “Cartella Unica“, “Scuole in Rete“, la rete in banda ultralarga e “Novara per Tutti” con Fondazione TIM. Per quest’ultimo ha ritirato per il Comune di Novara il premio SMAU 2015 a Torino nella categoria “Innovazione sociale”. Per questo abbiamo fortemente voluto – sull’esperienza del Primo Italian Digital Day, cui ho partecipato su invito del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi – creare il Novara Digital Day. La prima edizione si è tenuta il 22 aprile 2016 ed è stato anche il primo evento assoluto nel PISU – Centro Ipazia, il nuovo Centro di Ricerca internazionale per le malattie autoimmuni, chiamato a diventare un polo d’innovazione di Novara e a riqualificare il quartiere di S. Agabio. Hanno contribuito a informare i molti presenti gli esperti del CED comunale, stakeholder, beneficiari del progetto e amici giunti da tutta Italia: Milano, Torino ma anche da Prato e Norcia. L’abbiamo fatto con un ospite d’eccezione: il Prof. Bruno Lamborghini (Università Cattolica, Presidente dell’Archivio Storico Olivetti e di AICA – Associazione per il Calcolo automatico). Il momento più emozionante per me è stato quando alla fine ho chiamato sul palco tutti i dipendenti del CED e per ultimo proprio Alvaro a raccogliere gli applausi degli oltre 150 accreditati presenti. Simbolicamente, un grazie per lui in anticipo di qualche mese da parte della città.

Personalmente non avrei potuto avere un dirigente migliore per approcciarmi all’amministrazione politica. Novara perde uno dei suoi dirigenti migliori, io un maestro e un amico dai modi gentili. Caro Alvaro, grazie di cuore per tutto quello che hai fatto per Novara e per me!

“È più facile insegnare che educare, perché per insegnare basta sapere, mentre per educare è necessario essere”.
Alberto Hurtado

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Iodice

Il Piano Banda Ultralarga, a Vercelli in rappresentanza del Comune di Novara

Giovedì 19 maggio ho rappresentato il Comune di Novara all’Incontro di presentazione del Piano Banda Ultralarga, insieme al Dirigente del Servizio ICT, Ing. Alvaro Canciani. Il convegno si è tenuto nella cripta di S. Andrea dell’Università del Piemonte Orientale a Vercelli.

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E’ stato l’ultimo appuntamento in ambito digitale in cui ho preso parte su delega del Sindaco Andrea Ballarè, prima come consigliere comunale poi come Delegato. Ringrazio Andrea per avermi lasciato spazio, ha capito la mia passione per questa strada politica e riconosciuto le mie competenze. Nonostante il mio percorso, le varie selezioni nazionali e non, il mio Master, ho imparato purtroppo che in politica come nella vita non sempre si premia l’impegno e il merito. Ballarè affidandomi la delega all’Innovazione e Digitalizzazione del Comune di Novara, mi ha fatto diventare – forse – il più giovane delegato al digitale d’Italia. Ma aldilà dei titoli, che poi contano quello che contano… a me resta soprattutto che abbia dimostrato di credere nei giovani!

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Ecco quanto emerso durante il convegno dall’Assessore regionale Aldo Reschigna. Lo scorso 11 febbraio 2016, in attuazione della delibera CIPE n. 65/2015, è stato sottoscritto l’accordo quadro tra Governo, le Regioni e le Province autonome per lo sviluppo della banda ultralarga (BUL) sul territorio nazionale. Saranno stanziati in totale circa 500 milioni di euro, secondo quanto riportato da Reschigna.

Obiettivi comunitari

  • Accesso ad una connessione pari o superiore a 30 Mbps per la totalità della popolazione
  • Almeno il 50% delle famiglie europee con connessioni Internet di oltre 100 Mbps

Obiettivi del Piano Nazionale BUL

  • Copertura ad almeno 100 Mbps fino all’85% della popolazione italiana
  • Copertura ad almeno 30 Mbps garantita alla totalità della popolazione italiana
  • Copertura ad almeno 100 Mbps di sedi ed edifici pubblici (scuole e ospedali), delle aree di maggiore interesse economico e concentrazione demografica, delle aree industriali, delle principali località turistiche e degli snodi logistici

Faccio notare che Novara a differenza di tutti gli altri comuni piemontesi presenti a Vercelli ha già una rete a banda larga, come abbiamo raccontato nel primo Novara Digital Day, ed è tutta del nostro Comune! Si estende per oltre 130 km nel novarese e permette servizi impareggiabili a Comune, Università del Piemonte Orientale, Ospedale Maggiore e aziende. E’ da migliorare, implementare ed estendere. E lo si potrà fare solo a due condizioni: se il CED – Servizio ICT resterà in home e se si distribuiranno le risorse necessarie per aggiornare il Server comunale. Sono questi secondo me i primi passi necessari verso la #NovaraSmartCity.

I giovani sono attivi quando con la speranza vanno verso il tempo e non quando con l’attesa aspettano che il tempo venga verso di loro.

Umberto Galimberti, L’ospite inquietante

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Iodice

Papa Francesco: la prima benedizione digitale della storia

Adoro Papa Francesco, come cristiano e come francescano non mi sarei mai aspettato un Papa così povero e umile come il mio Santo d’Assisi. Ho scritto qualche pezzo su diversi giornali su Papa Bergoglio. Oggi ricorre la 50esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, voluta dal Concilio Vaticano II e questo sant’uomo ha voluto ricordare agli operatori della comunicazione alcuni valori fondamentali per cristiani e non. “I padri conciliari – ha detto il Papa – riflettendo sulla Chiesa del mondo contemporaneo, compresero l’importanza cruciale delle comunicazioni, che possono gettare ponti tra le persone, le famiglie, i gruppi sociali, i popoli. E questo sia nell’ambiente fisico sia in quello digitale”. Inoltre stamattina è stata postata su Twitter e Instagram quella che potrebbe passare alla storia della Comunicazione come la prima benedizione digitale

A te, che dalla grande comunità digitale mi chiedi benedizione e preghiera voglio dire: tu sarai il dono prezioso della mia preghiera al Padre. E tu non dimenticarti di pregare per me e per il mio essere servo del Vangelo e della Misericordia. Franciscus.

Credo che quella di oggi sia la dimostrazione di come sia cambiato il mondo dopo la rivoluzione digitale. L’ultimo di molti esempi che mostrano come questo uomo sia giovane e capace di rivolgersi ai giovani adottando i nostri codici e le nostre piattaforme.

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Iodice

Il nostro primo Novara Digital Day

“Novara per Tutti” è stato il primo vero convegno a Novara in cui si è parlato di politiche digitali. Una festa per tutti i novaresi che considerano l’innovazione come un indispensabile strumento di crescita sociale ed economica per la nostra città! L’abbiamo fatto con un ospite d’eccezione: il Prof. Bruno Lamborghini (Università Cattolica, Presidente Nazionale AICA – Associazione per il Calcolo automatico e dell’Archivio Storico Olivetti). L’occasione è stata la celebrazione del Premio SMAU 2015, per “Innovazione Sociale del Progetto “Novara Per Tutti“, vinto da Comune di Novara e Fondazione TIM.

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Con L’Ing. Alvaro Canciani e il Prof. Bruno Lamborghini

L’idea è venuta dopo la mia partecipazione al Primo Italian Digital Day, in cui il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e Riccardo Luna (Wired Italia) hanno riunito 1.000 italiani, considerati tra i più innovatori nel panorama nazionale. Ho pensato che anche Novara dovesse avere una giornata come quella che avevo avuto l’onore di vivere io. Lo merita la nostra tradizione ed è stato possibile grazie al lavoro di tutti i dipendenti del Servizio ICT del nostro Ente, che negli ultimi 26 anni, sotto la direzione dell’ Ing. Alvaro Canciani, ha portato la città di Novara a grandi risultati.

“Novara per Tutti” è stato anche il primo evento assoluto nel PISU – Centro Ipazia, il nuovo Centro di Ricerca internazionale per le malattie autoimmuni, chiamato a diventare un polo d’innovazione di Novara e a riqualificare il quartiere di S. Agabio. Hanno contribuito a informare i molti presenti gli esperti del CED comunale, stakeholder, beneficiari del progetto e amici giunti da tutta Italia: Milano, Torino ma anche da Prato e Norcia. Il 22 aprile 2016 abbiamo raccontato l’abbattimento del digital divide, la nostra rete civica di 133 km in fibra ottica a banda ultralarga, i progetti “Novara per Tutti” e “Scuole in Rete” e tanto altro.

#GrandeStaff
Ecco a voi il #GrandeStaff (mancano Antonio De Santis e Alessandro Genoni)

Un convegno riuscito (guarda la Gallery) grazie anche al lavoro e all’entusiasmo del #GrandeStaff, composto da giovani novaresi che hanno collaborato con impegno e amicizia con i “gimmini” (Giovani Mussulmani di Italia – Novara) e del Centro Culturale Islamico “Al Hamal”. Dalla prima riunione di gruppo si è creato subito un bel clima ed il progetto è stato un momento di forte integrazione: questa esperienza mi ha insegnato che le barriere che separano culture diverse vengono superate facilmente se si lavora insieme per un obiettivo condiviso.

 

Vedere nascere attorno a me, un gruppo così grande di giovani e non, mi ha entusiasmato e caricato; comunque vada resterà per sempre un grandissimo ricordo per me. Ed è stata una corsa contro il tempo, ma alla fine dell’evento mi sono emozionato. Spero che dal 22 aprile 2016, il Novara Digital Day diventi un evento fisso da parte del Comune di Novara e che col tempo attiri l’attenzione nazionale! Sognare non costa nulla.

Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni.

Paulo Coelho

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Iodice