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Avis Novara donazione Sangue, fallo anche tu!

Avis Novara donazione sangue, fallo anche tu!

Oggi sono diventato donatore di sangue AVIS Novara. E’ il punto di arrivo di un percorso, a cui tenevo molto, iniziato mesi prima del Corona Virus e che finalmente si è realizzato!

Scrivo questo breve articolo per raccontare la mia esperienza. Così, forse, qualcun altro leggendola si potrà ritrovare e, magari, vorrà entrare nell’associazione. Ho sempre avuto paura degli aghi. Ho affrontato, soprattutto quando giocavo con gli amici da ragazzino, diversi infortuni traumatici, senza frignare o fare sceneggiate. Non mi impressiona nemmeno la vista del sangue. Ma quando si tratta di farmi bucare la pelle con un ago… ciao… 😉

Ho sempre ritenuto però che poter dare una mano, anche con un semplice gesto come questo, fosse giusto. Così quest’anno a gennaio ho contattato l’ufficio di Avis Novara. Ho da subito trovato professionalità in tutti i volontari, medici e infermiere. Li ringrazio davvero per la loro accoglienza! A febbraio ho fatto la preselezione, poi con l’esplosione del Covid19, ho dovuto posticipare la donazione di sangue. Fino ad oggi.

Avis Novara donazione sangue, come diventare donatore?

Tra 18 e 60 anni, compila questo [modulo] per prenotare la preselezione e prendi visione della [Guida del Donatore]

L’appuntamento, chiamato preselezione, è necessario per effettuare la donazione e prevede:

  • l’iscrizione anagrafica;
  • una visita con un medico del Servizio trasfusionale;
  • il prelievo degli esami necessari a determinare l’idoneità alla donazione.

Successivamente (dopo 20/25 giorni) il candidato donatore viene contattato dalla Segreteria AVIS Novara, per programmare la prima donazione.

La sede dove effettuare la prima visita e le donazioni a Novara è presso il padiglione H dell’Ospedale “Maggiore della Carità”.

Avis Novara Ospedale Maggiore, perchè diventare donatore?

Credo che ognuno deve trovare motivazioni personali. Ti svelo quali sono state le mie principali:

  1. Poter fare qualcosa di utile e gratuito con un investimento di tempo davvero piccolo. Lavorando molto e con dei brutti orari, non ho purtroppo possibilità di fare molte cose come vorrei. Le donazioni si possono fare anche di sabato!
  2. Tenere sotto controllo costante la mia salute.
  3. Dare una mano al Sistema sanitario nazionale. Oggi, dopo il Corona virus credo che abbiamo compreso tutti che un’emergenza può avvenire in qualsiasi momento…

Per queste e molte altre ragioni, invito tutti a considerare questa esperienza. Io ne sono davvero contento e la consiglio. Sinceramente!

Grazie per la tua attenzione,

Francesco Umberto Iodice

Coronavirus Italia, Lettera di un professore

Coronavirus Italia, Lettera di un professore

In queste settimane le scuole sono chiuse e i ragazzi non possono uscire a causa della emergenza coronavirus. Aderendo all’iniziativa sulla pagina facebook di EnAIP Piemonte, ho scritto una lettera per i miei e le mie studenti del Centro Servizi Formativo EnAIP NOVARA.

“Cari ragazzi, care ragazze,

In questi giorni così difficili per tutti noi vi penso molto. Non è facile capire cosa stia succedendo per noi adulti ed è ancora più difficile farlo alla vostra età se, molti che dovrebbero comportarsi da “adulti”, fanno i bambini.

Sono certo che dopo l’iniziale “evvai stiamo a casa”, avrete compreso subito che non si trattava di un premio. Lo so perchè ormai sono anni che insegno all’Enaip e so che, a dispetto di quello che viene scritto o detto, il 99% di voi giovani nasconde dietro le facciate da teenager, che anch’io avevo alla vostra età, grandissima sensibilità e senso di responsabilità.

Faccio appello alla prima, non cadete nel gioco di chi sui social o sui media dice “tanto colpisce solo gli anziani”, “è una banale influenza”, “è un complotto”. Noi giovani possiamo essere, a quanto sembra, i portatori sani di questo virus.

Tutti abbiamo un caro con difficoltà di salute o dei nonni, qualcuno di voi anche dei genitori più in là con l’età. Non perdiamo la nostra sensibilità verso il prossimo. Non fatevela rubare da chi in questo momento con meme, audio e battute senza senso, dimentica che qualsiasi dolore può colpire tutti.

Faccio appello alla seconda, so che vi annoiate a casa, ho sentito in questi giorni alcuni di voi. Cercate di restare a casa, vedendolo – vi dico -addirittura nella difficoltà come un dono.

La vita è frenetica, siamo tutti concentrati sui problemi che abbiamo in qualunque età, le prime morose e i primi morosi, la scuola, poi arrivano il lavoro, le responsabilità, le bollette da pagare e intanto cresciamo e perdiamo l’occasione di riflettere nel mentre sui nostri percorsi, sulle persone che amiamo e che ci amano davvero, su cosa vogliamo diventare da grandi e cosa siamo disposti a fare per raggiungere i nostri sogni. Leggete qualche libro in questi giorni e sfruttate questo periodo di “sospensione” per capire cosa conta davvero per voi e come volete essere, quando tornerete alle vostre vere vite.

Perchè voi tornerete alle vostre vere vite!

Mi manca molto chiedervi appena entro in classe “come state? come è andato il weekend?”.

Lo faccio ormai da due anni e diventa occasione per imparare a raccontarci e a comunicare; prendere in giro i ragazzi (ormai mai) e essere preso in giro (ormai sempre) per i risultati del mio povero Milan; il rispetto e la fiducia che si è creata con i miei ex studenti quando vi incrocio nei corridoi o davanti all’Enaip.

DeAndrè ha scritto un bellissimo verso che vi dedico:

“Passerà anche questa stazione senza far male,
Passerà questa pioggia sottile come passa il dolore”.

Abbraccio forte voi e le vostre famiglie.

❤️ Francesco Jodice – docente di Enaip Novara

#manchiallenaip # coronavirus italia

Grazie per la tua attenzione,

Francesco Umberto Iodice

Ciao nonno Raffaele, grazie per tutto. per sempre con la nonna Angela

Oggi a distanza di 5 mesi, dal funerale della nonna, è stato mio fratello a scrivere e a leggere in chiesa una lettera di ringraziamento per tutto l’affetto che stiamo ricevendo in questo momento di profondo dolore. Sono orgogliosissimo di Emanuele, senza tutti i miei master in comunicazione, ha letto meglio di me… Il nonno sono certo che sia stato contento.

Lo immagino in questi giorni come in Titanic, nella scena finale, con mia nonna davanti all’orologio e tutti i parenti, gli amici e i colleghi intorno a battere le mani per loro, che si prendono per mano, si baciano e partono per un nuovo viaggio. Insieme come sempre… e per sempre…

A nome dei nonni e della mia famiglia innanzitutto ringrazio chi è venuto ieri al Rosario, ringrazio voi per essere venuti oggi e chi non ha potuto esserci per vari motivi, ma è presente con il cuore.

Il Nonno sono sicuro che è molto contento.

Volevo ricordare, per quanto possibile, con queste poche righe, chi era il nostro Nonno Raffaele.

La vita del Nonno non è stata semplice. Sin da piccolo con le prime cure in ospedale per il problema di udito.

Era un uomo con tante passioni. Una di queste, nonostante la necessità di portare un apparecchio acustico, era proprio per il canto e per le opere liriche.  Partecipò anche come comparsa in più occasioni al Teatro Coccia e apprezzava il canto dei grandi tenori come Pavarotti e Bocelli. Oltre ad apprezzare altri cantanti come Claudio Villa e Luciano Tajoli.

Era il più piccolo tra i suoi fratelli e sorelle e gli piaceva aiutare nelle faccende domestiche. Curava l’orto e gli animali. In particolare a me e a mio fratello, spesso ci ha raccontato del suo cane Fido e della capretta che ha fatto nascere con tanta emozione.

Amava la natura. Sono impossibili da contare le ore passate insieme nel parco di fronte a casa e in quelli a cui arrivavamo nei giri quando ci portava in bicicletta.

Come sport seguiva il calcio. Ha trasmesso la fede interista prima a mio padre e poi a me. Siamo andati più volte allo stadio, anche quando magari non ne aveva voglia, ma sapeva che ci tenevo.

Seguiva con passione inoltre il ciclismo e il pugilato. Gli sport “nobili”.

Nostro nonno, come potete testimoniare anche voi che lo avete conosciuto, oltre ad essere un bell’uomo, era anche una persona elegante, dal grande portamento. Gli piaceva essere sempre in ordine e mettere nelle occasioni possibili farfallino o cravatta. Due esempi: 1) Da piccolo nel periodo di Mussolini non vedeva l’ora arrivasse il giorno di festa per potersi vestire bene 2) ai tempi della De Agostini riceveva fieramente spesso complimenti in tal senso. Ci teneva.

La camicia sempre ben piegata, il profumo (il Pino Silvestre il preferito), barba fatta tutte le mattine ed il pettine, immancabile nel taschino per non sfigurare mai.

Gli piaceva cucinare. Quando era più giovane andava anche dai frati di S.Nazzaro a dare una mano per la mensa dei poveri. I suoi piatti migliori erano: frittelle di patate e frittata.

Era goloso di frutta. Il suo dolce preferito era infatti la crostata con marmellata. E delle caramelle Golia, cose di cui Nonna non lo lasciava mai senza.

Come hobby: giocare a carte con la Nonna e con noi, leggere i quotidiani (Stampa e Gazzetta) o libri in particolare di storia, vedere film come quelli di Bud Spencer & Terence Hill, quelli d’epoca o thriller con i sottotitoli; giocare a pallone con noi ed andare con Nonna a raccogliere porcini.

Adorava me e mio fratello.

Quando sapeva che dovevamo arrivare, guardava dalla finestra del balcone e poi ci aspettava sempre a braccia aperte con il sorriso sulle labbra. Cercava di fare tutte le cose che sapeva ci piacevano: preparava la frutta secca sbucciata, chiedeva a Nonna di preparare risotto giallo o paniscia a seconda di chi si fermasse a dormire ecc.

I suoi colori preferiti erano il blu per i completi e il bordeaux per i farfallini.

Soprattutto negli ultimi anni di maggiore difficoltà, rimasto anche senza gambe, è stato curato con amore dalla Nonna prima e dalla mamma poi. “La migliore infermiera che potesse mai desiderare”, ci ripeteva spesso.

E’ stata una persona buona. Non si lamentava mai. Sempre con il sorriso nonostante tutto. Usato anche a volte quando non capiva cosa dicesse l’interlocutore, per togliere dall’imbarazzo di dover far ripetere.. Con una espressività davvero dolce, per cui veniva difficile dire qualcosa anche in momenti in cui gli si voleva fare delle “osservazioni”.

E’ stato un fantastico nonno, e per me anche padrino di battesimo.

Un esempio e un modello da seguire.

Vedrai Nonno che ti renderemo orgogliosi di noi. Guardaci dall’alto con Nonna.

Il suo grande Amore. 65 anni di matrimonio che con il fidanzamento raggiungono oltre 70 anni di vita insieme. Ed esattamente 5 mesi dopo, il primo lunedì del mese, in pratica alla stessa ora, l’hai seguita.

Ti ha chiamato dal balcone del Paradiso. Ora siete di nuovo insieme. Per sempre!

Ti abbiamo voluto e ti vorremo sempre bene. Grazie di Tutto! Non ti dimenticheremo!

Saluta Nonna Angela!

Ciao Nonno Raffaele!

Ciao Nonna Angela, ti vogliamo bene. Per sempre.

A nome di tutta la mia famiglia, il nonno, papà e mamma, e di mio fratello, desideriamo ringraziare di cuore tutti voi che insieme a noi, oggi, condividete questo momento.

Ringraziamo la Dott.sa Eletta Bosetto, gli infermieri dell’ADI di Novara per le cure, durante la malattia prima e la disabilità dopo, e tutti coloro – amici e parenti – che sono stati vicini alla nostra famiglia anche solo donandoci un sorriso.

Siamo contenti che sia morta serena, a casa con noi, e che le sue ultime parole siano state di pace e affetto per mio nonno, mio papà, mia mamma e, noi, i suoi due gioielli. Si è spenta dolcemente, senza soffrire, nel nostro amore, come una candela.

Ieri, il 5 marzo, avrebbe compiuto 84 anni e il 1 maggio avrebbe festeggiato 65 anni di matrimonio. Insieme hanno vissuto col fidanzamento oltre 70 anni. 4/3/43 era anche il giorno di nascita di Lucio Dalla, che era il suo cantante preferito. In gioventù amava Luciano Taioli e Claudio Villa, come lui – mi aveva raccontato – aveva chiamato mio papà, Claudio. Il suo colore preferito era il verde e adorava i fiori semplici, i fiori di campo.

La mia nonna si definiva “selvatica”, ma chi l’ha conosciuta, sa che aveva un grande dono. Era una persona con un cuore davvero grande. Molto generosa con tutti, soprattutto con chi era in difficoltà. Ripensando in questi giorni con tutta la mia famiglia a questi anni passati insieme, se penso a quale sia il più importante insegnamento che ci abbia lasciato: è proprio la generosità. Non ha avuto una infanzia facile, è diventata orfana a 3 anni, e ci ripeteva che con mio nonno aveva “unito la fame con la sete”, durante i primi anni di matrimonio. Ma era una gran lavoratrice e col lavoro insieme a mio nonno avevano “rialzato la testa”. In questi giorni una sua collega e cara amica, ricordava quanto lei amasse il suo lavoro alla DeAgostini e quanto fosse sempre pronta ad aiutare le colleghe. Spesso prendendosi in più il loro carico di lavoro e poi dividendolo tra chi era indietro per non far perdere loro i numeri di produzione.

Ha amato profondamente mio nonno, mio papà e la mia mamma, che fino all’ultimo l’ha accudito.

Io e mio fratello siamo cresciuti a casa dei nonni, e tu più di ogni altro ci hai viziati. Sei stata sempre presente e hai condiviso tutti i nostri momenti. Quelli belli e quelli brutti. Con te abbiamo viaggiato tanto, fatto molti pellegrinaggi, e passato tutte le nostri estati a giocare nel cortile e sul balcone.

Ricorderemo tutte le domeniche a pranzo da te, paniscia o risotto giallo. I tuoi “ciao nini, ciao tesoro”. Il tuo confondere sempre l’inizio dei nostri nomi e mai apposta. Le tue passioni: andare per funghi, giocare a carte col nonno, cucire davanti alla finestra della nostra camera e cucinare. E anche mangiare. Le tue capacità pratiche, che almeno io purtroppo non ho ereditato. L’amore con cui sei stata sempre con il nonno e fino a quando hai potuto, hai accudito, nella malattia e nella disabilità. Sei stata anche in vita la nostra candela.

Vedi nonna oggi noi riaccendiamo quella tua candela. Faremo in modo ogni giorno di alimentarla, cercando di volerci bene e di essere generosi col prossimo, proprio come tu sei sempre stata e ci hai insegnato non con le parole, ma con l’esempio.

Racconteremo chi eri ai nostri figli. E non ti dimenticheremo. Mai.

Ti diciamo grazie per tutto quello che hai fatto per noi. Ti vogliamo bene.

L’Enaip Novara in mostra al Broletto, siete tutti invitati!

L’Ente di formazione ENAIP di Novara sarà in questi giorni al Broletto per far conoscere le attività artistiche che vengono svolte dai nostri studenti del corso di Operatore Grafico e non solo… Per me, come docente, sarà un piacere vedere in uno dei luoghi più importanti della mia città, Novara, i lavori e i laboratori dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze!

Invito tutti coloro che leggeranno questo articolo a fare un salto anche nel weekend! Sarà una bella occasione per passare un momento diverso dal solito… 😉

Pubblico sotto il comunicato ufficiale:

En.A.I.P. Novara presenta la sua proposta formativa in città!
Per una settimana saranno esposti presso le Sale dell’Accademia al Complesso Monumentale del Broletto i lavori fatti da studenti e studentesse del centro formativo attraverso il cooperative learning, una specifica metodologia di apprendimento che valorizza sia il singolo sia il lavoro di gruppo.

Attualmente presso la sede sono attivi tre percorsi triennali per ragazzi in Obbligo di Istruzione: OPERATORE ELETTRICO, OPERATORE GRAFICO MULTIMEDIA E OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE. I corsi sono completamente gratuiti, perché finanziati da Regione Piemonte e Fondo Sociale Europeo, e rilasciano una Qualifica Professionale immediatamente spendibile nel mondo del lavoro. In questi percorsi i ragazzi si confrontano con materie tecniche ma anche con discipline a maggior respiro culturale, sociale ed educativo. Dal connubio di tutte queste materie nascono progetti multidisciplinari, come quelli che saranno oggetto della mostra, in cui allievi e allieve hanno unito le loro competenze tecniche alla loro fantasia per dare vita a creazioni uniche e sorprendenti.

La mostra sarà inaugurata martedì 13 novembre alle ore 15 con la presenza del Presidente di EnAIP Piemonte, Luca Sogno, della Presidente ACLI Novara, Mara Ardizio, e della Responsabile della Didattica dell’ente, Isabella Del vecchio. La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile da martedì 13 novembre a martedì 20 novembre, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 19.00 (lunedì 19 novembre il complesso monumentale è chiuso).

LABORATORI PER LE SCUOLE
Ogni mattina, da martedì a venerdì, dalle 9.30 alle 10.30 e dalle 11.00 alle 12.00, si terranno laboratori gratuiti, condotti dagli studenti e coordinati dai docenti, aperti alle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Laboratorio 1- PITTURA E ARTE
– Breve presentazione dei movimenti artistici moderni del ‘900
– Le sedie d’autore. Ogni sedia è stata decorata dagli studenti riproducendo un’opera celebre di grandi artisti del ‘900
– Rielaborazione di un’opera di Paul Klee, Henry Matisse e Pablo Picasso e reinterpretazione dei colori proponendo una nuova e propria versione dei dipinti.

Laboratorio 2- GUERNICA
– Breve presentazione dell’opera di Pablo Picasso
– Presentazione di un pannello realizzato dagli studenti con una tecnica innovativa
– Rielaborazione dell’opera e reinterpretazione dei colori proponendo una nuova e propria versione del dipinto.

Laboratorio 3- FATE GIRARE LE VOSTRE IDEE
– Breve presentazione attraverso video di un sistema di ingranaggi/motore
– Attività pratica con ingranaggi e meccanismi in materiale plastico

Laboratorio 4- ACCENDI LE TUE IDEE
– Breve presentazione attraverso video di un impianto elettrico
– Attività pratica con modello/planimetria di un impianto elettrico

Per partecipare ai laboratori è necessaria la prenotazione telefonando a Enaip Novara – tel. 0321.467287/89 o mandando una mail al Responsabile dei corsi dell’Obbligo d’istruzione giovanni.mazzamurro@enaip.piemonte.it

Lucio Battisti, 20 anni dopo è ancora il migliore

Lucio Battisti è morto 20 anni fa. Io facevo le elementari dalle salesiane all’Immacolata e al pomeriggio mi venne a prendere mio padre con una vecchia e polverosa Fiat Palio Week End verde. Era una station vagon, modello lungo e famigliare molto in voga: esplicitamente anni ’90.

Ricordo che era un po’ assorto, e mi disse che aveva appena avuto una brutta notizia: era morto Lucio Battisti. Glielo aveva detto un suo caro amico di famiglia incrociato poco prima per le vie del centro, l’avvocato Antonio Costa Barbè, grande professionista, ma soprattutto per me artista novarese, che ha influenzato la mia passione musicale. Era stato uno dei pochi, di Novara probabilmente quasi l’unico a conoscere Battisti durante una dei suoi rarissimi tour iniziali e ad ottenerne un autografo…

Ascoltavo Battisti fin da bambino nei nastri e nei cd che mio padre e mia mamma mettevano su la domenica, ma non avrei mai immaginato sarebbe diventato il mio artista italiano preferito. A 15 anni con la chitarra in mano, a casa di amici, al lago o al mare, in Italia o all’estero ho sempre suonato Battisti. Anche a chi non lo conosceva. Le sue canzoni, le sue musiche, il suo talento, sono a mio avviso inimitabili. Mi ricordo che fu una grande emozione in un caldo pomeriggio di maggio a suonare qualche sua canzone ai “Giardini di Marzo” a Poggio Bustone, dove lui è nato, durante un pellegrinaggio ad Assisi.

Oggi i miei studenti ascoltano Young Signorino, Fedez, Sfera Ebbasta… io alla loro età ascoltavo Battisti, De Gregori e De Andrè. Sicuramente cantanti forse troppo impegnati per un ragazzino, ma musica vera.

Qualche anno fa lo stesso avvocato, che mi onora della sua amicizia e stima musicale (immeritata) mi fece dono del suo autografo. Un gesto grande e pieno di significato, il passaggio di testimone a un giovane perchè Battisti non ha età: si ama. Prometto che aggiungerò presto un articolo sulla storia dell’autografo. Non può mancare sul mio blog!!

L’autografo di Lucio Battisti fatto a Antonio Costa Barbè

E così molte delle sue canzoni le associo a tutte le fasi della mia vita, agli anni delle medie e del liceo, dell’Università e della scuola da Professore, a ragazze che mi sono piaciute, con cui ho vissuto emozioni e ad amici con cui mi sento ancora o che per strada ho perso.

Perciò grazie Lucio per tutte le tue canzoni, per la tua genialità e semplicemente per le tue… emozioni!

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Umberto Iodice

 

Il mio secondo viaggio nei USA (video)

Sono ritornato dagli Stati Uniti. La vita è ripresa tra cose positive come il lavoro, in Azienda come a scuola dai miei ragazzi e lo studio ;-D e allucinanti come il mio Milan che avevo lasciato in lotta Champions e ora ritrovo in lotta per entrare solo per in Europa League… 🙁

Ho aspettato a scrivere sulla mia esperienza perchè volevo farla maturare dentro di me. Quando vai a fare un viaggio – e non una vacanza – speri sempre che quel tempo trascorso in un altro Paese ti cambi in qualche modo: ti lasci qualcosa.

Allora cosa mi porto dietro da questa esperienza USA 2.0 ?!

Rispetto alla mia prima volta negli USA, a Los Angeles nel 2016, ho trascorso più tempo e visto più città. La scorsa volta sono stato a L.A. con un viaggio-fuga inventato in fretta e furia in sole due settimane per accompagnare la mia ragazza Alice, che aveva vinto un premio importante ai Proto Awards.  Avevo scoperto per la prima volta il Sogno Americano, con tutta la sua magia e le sue contraddizioni.

Anche stavolta il motivo principale del mio viaggio è stato sempre Alice. Il 4 aprile ha tenuto una Ted Talk presso il Dipartimento di Psicologia alla Penn University di Philadelfia, davanti al Professore Martin Seligman. Il Prof. Seligman è una delle menti più famose a livello mondiale e fondatore della Psicologia Positiva. Fare ricerca in un Paese come l’Italia – lo dico dopo aver avuto nel mio piccolo incarichi pubblici e politici tra Comune di Novara e Anci – non è facile. Siamo un Paese che non crede nelle proprie eccellenze e ancor meno nei giovani, vedi i frequenti tagli di ogni Governo alla Ricerca… Per questo motivo sono fiero dei risultati di Alice e del team in cui lavora, perchè so quanta fatica, impegno e soprattutto sacrificio, mette per dimostrare il proprio valore. E quando la tua ragazza va a fare un periodo all’estero nel centro di ricerca più famoso nel suo campo, non puoi fare altro che seguirla! <3

Attorno a questo appuntamento, pur dando totale priorità al suo lavoro, abbiamo così costruito un breve viaggio sulla East Coast USA. Abbiamo visto tre città: Philadelfia, New York e Washington!!

Philadelphia

Le tappe principali sono state al Centro di Psicologia Positiva della Penn University, dove oltre all’intervento di Alice, ho potuto approfittare di ogni momento per parlare con ricercatori e professori di grandissimo livello. E’ stato un momento di grande formazione e un’occasione per migliorare il mio inglese, in ascolto e pronuncia. Essendo poi il Centro legato alla Psicologia della Comunicazione, ho vissuto più da vicino le mie passioni e ho potuto approfittare della cordialità di alcuni colleghi di Alice, per consigli sui libri e ricerche più innovative sulla Comunicazione e la Psicologia applicata al Marketing: un bel colpo di fortuna per il mio lavoro e i prossimi corsi di formazione che farò!

Ma Philadelfia o Philly, come la chiamano con affetto i suoi cittadini, è anche la città del mio film preferito: Rocky. Confesso che per quanto dopo il primo ogni film sia sempre più scaduto nel trash, io sono un Rocky lover. Adoro Sylverster Stallone, credo che ci sia qualcosa di Rocky in ognuno di noi, e mi gaso sempre come quando avevo 15 anni quando sento Eye of the tiger dei Survivor. Perciò prima del viaggio mi sono fatto la maratona dei Rocky (incluso lo spin off di Creed…). La prima tappa in città non poteva che essere una corsa lungo il fiume Schuylkill fino alla scalinata dell’Art Museum dove non potevo evitare la mitica salita di corsa. 😉

Altro momento emozionante a Philly è stato camminare sul prato dell’Independence Hall, edificio inserito tra i Patrimoni dell’umanità che si trova su Chestnut Street, tra la 5° e la 6° Strada, dove vennero discussi e firmati la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti, gli Articoli della Confederazione e la Costituzione degli Stati Uniti.

Washington D.C.

A sole tre ore di pulman da Philly, abbiamo fatto una gita di un giorno a Washington. Lo consiglio vivamente a tutti se siete già nei pressi, perchè è comoda da visitare (tutti gli edifici principali sono nel raggio 15 km appena esci dalla stazione centrale) e per gli amanti della serie televisiva House of Cards, sembrerà di rivivere in luoghi e strade già percorsi. Inoltre è la sede del Parlamento, (il Campidoglio), del National Art Museum rigorosamente gratuito (dove l’arte italiana di ‘300 e ‘400 fa da padrona e dell’autoritratto di Van Gogh e diversi dipinti di Pablo Picasso). Mi è piaciuto molto il sistema americano di impegna – con lavori socialmente utili – i pensionati. Sono i custodi del museo e invece di stare a casa, sono così attivi durante le loro giornate, integrando la pensione.

New York (NYC)

La vera tappa sorpresa del viaggio. Confesso che durante i giorni a New York sono stato avvolto da un senso di stordimento e alienazione. Grattacieli di 60 piani da togliere il fiato, ma anche i rapporti a misura d’uomo, luci e segnaletiche che nemmeno a Natale… e il tipico senso di frenesia che pervade la Grande Mela, non mi erano piaciute molto. Ma ora al ritorno, a bocce ferme, devo ammettere che è stata un’esperienza incredibile. Abbiamo alloggiato  un po’ per destino, un po’ per caso in centro Manhattan, in un grattacielo lussuoso, a fianco della Trump Building, con vista sulla Statua della Libertà dal piano alto al 50°.

Abbiamo corso per le strade di Broadway, scoperto di essere gli unici veri italiani a Little Italy, mangiato a ChinaTown, passeggiato per le vie di un Central Park innevato e fatto shopping peggio di Carrie Bradshaw… 😉

Tra tutte le esperienze quelle che ricordo con più affetto sono la visita al MOMA – Museo di Arte Moderna, custode della Notte Stellata di Van Gogh, di quadri noti di Jackson Pollock e Pablo Picasso.

Times Quare – non è una via nè una piazza: è il centro dell’americanità o americanata. Avevo scritto dopo il mio primo viaggio, che gli USA sono entertainment e Times Quare ne è la prova provata. Luci, maxischermi, ostentazione. Tutto ti fa credere di vivere in un mondo di brand e consumo. Eppure mi ha davvero colpito, immaginarci lì a mezzanotte di capodanno insieme a milioni di newyorkesi è stato davvero suggestivo.

E infine la gita sul Ferryboat da Manhattan verso il quartiere italiano e ritorno. Vedere la Statua della Libertà, non per il monumento in sè, ma immaginando gli occhi di tutti coloro che nel ‘900 arrivavano negli USA in cerca di un futuro migliore per sè e le proprie famiglie, mi ha molto colpito. Molti di questi erano italiani come noi. Vedere poi Manhattan di notte dal battello illuminata, accendersi tra le onde increspate, regala non solo foto da cartolina, ma proprio emozioni uniche. Faceva 1° e col vento contro si gelava, ma non sono riuscito a non farla tutta in piedi appoggiato alla ringhiera con gli occhi illuminati miglio dopo miglio dai grattacieli di New York, luci nella notte.

Il viaggio come avrete ormai capito è stato E N T U S I A S M A N T E. Ciò che la reso speciale però è stato farlo con Alice. Sarà per sempre un bellissimo ricordo.

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Umberto Iodice

Buona Pasqua a tutti voi!

I miei migliori auguri di Buona Pasqua a tutti voi e alle vostre famiglie! 😀

 

Io passerò questo giorno in maniera un po’ diversa dal solito. Si dice “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi…
Questi giorni sarò a New York e voi??? 😉

+  Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Parola del Signore

3000 volte grazie !!!

3000 volte grazie !!!

Dal 10 febbraio a oggi il mio sito-blog ha ricevuto ben 1000 visite vere. E’ una crescita costante, senza comprare click o fare campagne sponsorizzate. Del resto, non avrebbe senso nè valore! 😉

Proprio per questo motivo ci tengo a ringraziare ogni singolo utente che ha voluto visitare per la prima volta o mi ha iniziato a seguire e ritorna sul blog tramite i vari punti di contatto: wordpress, facebook, linkedin e twitter.
Inizio addirittura a riscontrare dalle analisi metriche che qualcuno atterra sul mio sito dopo ricerca specifica su Google. Ovviamente non sono moltissimi, ma vi posso assicurare che per me che qualcuno mi cerchi online e googli il mio nome è davvero una bella sorpresa.

Se qualcuno volesse leggere i miei ultimi pezzi segnalo qui sotto dal post più vecchio al più recente i link:

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Umberto Iodice

2000 visite al mio blog, grazie a tutti!

Questo non è un articolo, ma un ringraziamento a tutti coloro che hanno voluto leggermi in queste settimane. Questo Blog che ho ripreso a scrivere da gennaio 2018 con l’articolo NUOVO BLOG, NUOVA AVVENTURA dallo scorso 5 gennaio ha fatto molta strada…

Grande traguardo per questo blog. Abbiamo raggiunto le prime 2000 visite ufficiali!

Il 24 aprile 2016 avevo aperto questa piattaforma un po’ per gioco, un po’ per prova. L’avevo fatto da solo (e se ne vedono ancora oggi tutti i limiti…). Poi avevo un po’ abbandonato l’idea di scrivere, fino a fine 2017, quando ho voluto rimettere in moto questo sito internet.

Ricordo ancora la sorpresa che avevo provato a un mese esatto dalla messa online per le le prime 500 visite!!! Come quella per le 1500 visite nel 2018. Perciò oggi come allora:

Grazie a ognuno dei 2000 utenti che ha voluto dedicare il suo tempo, non avrei mai sperato questi numeri

E lancio un sondaggio: c’è qualche argomento che preferite? Qualcosa sulla quale discutere tutti insieme? Oppure avete consigli o critiche (perchè sono ben accette anche quelle!) da darmi?

 

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Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Umberto Iodice