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Avis Novara donazione Sangue, fallo anche tu!

Avis Novara donazione sangue, fallo anche tu!

Oggi sono diventato donatore di sangue AVIS Novara. E’ il punto di arrivo di un percorso, a cui tenevo molto, iniziato mesi prima del Corona Virus e che finalmente si è realizzato!

Scrivo questo breve articolo per raccontare la mia esperienza. Così, forse, qualcun altro leggendola si potrà ritrovare e, magari, vorrà entrare nell’associazione. Ho sempre avuto paura degli aghi. Ho affrontato, soprattutto quando giocavo con gli amici da ragazzino, diversi infortuni traumatici, senza frignare o fare sceneggiate. Non mi impressiona nemmeno la vista del sangue. Ma quando si tratta di farmi bucare la pelle con un ago… ciao… 😉

Ho sempre ritenuto però che poter dare una mano, anche con un semplice gesto come questo, fosse giusto. Così quest’anno a gennaio ho contattato l’ufficio di Avis Novara. Ho da subito trovato professionalità in tutti i volontari, medici e infermiere. Li ringrazio davvero per la loro accoglienza! A febbraio ho fatto la preselezione, poi con l’esplosione del Covid19, ho dovuto posticipare la donazione di sangue. Fino ad oggi.

Avis Novara donazione sangue, come diventare donatore?

Tra 18 e 60 anni, compila questo [modulo] per prenotare la preselezione e prendi visione della [Guida del Donatore]

L’appuntamento, chiamato preselezione, è necessario per effettuare la donazione e prevede:

  • l’iscrizione anagrafica;
  • una visita con un medico del Servizio trasfusionale;
  • il prelievo degli esami necessari a determinare l’idoneità alla donazione.

Successivamente (dopo 20/25 giorni) il candidato donatore viene contattato dalla Segreteria AVIS Novara, per programmare la prima donazione.

La sede dove effettuare la prima visita e le donazioni a Novara è presso il padiglione H dell’Ospedale “Maggiore della Carità”.

Avis Novara Ospedale Maggiore, perchè diventare donatore?

Credo che ognuno deve trovare motivazioni personali. Ti svelo quali sono state le mie principali:

  1. Poter fare qualcosa di utile e gratuito con un investimento di tempo davvero piccolo. Lavorando molto e con dei brutti orari, non ho purtroppo possibilità di fare molte cose come vorrei. Le donazioni si possono fare anche di sabato!
  2. Tenere sotto controllo costante la mia salute.
  3. Dare una mano al Sistema sanitario nazionale. Oggi, dopo il Corona virus credo che abbiamo compreso tutti che un’emergenza può avvenire in qualsiasi momento…

Per queste e molte altre ragioni, invito tutti a considerare questa esperienza. Io ne sono davvero contento e la consiglio. Sinceramente!

Grazie per la tua attenzione,

Francesco Umberto Iodice

Coronavirus Italia, Lettera di un professore

Coronavirus Italia, Lettera di un professore

In queste settimane le scuole sono chiuse e i ragazzi non possono uscire a causa della emergenza coronavirus. Aderendo all’iniziativa sulla pagina facebook di EnAIP Piemonte, ho scritto una lettera per i miei e le mie studenti del Centro Servizi Formativo EnAIP NOVARA.

“Cari ragazzi, care ragazze,

In questi giorni così difficili per tutti noi vi penso molto. Non è facile capire cosa stia succedendo per noi adulti ed è ancora più difficile farlo alla vostra età se, molti che dovrebbero comportarsi da “adulti”, fanno i bambini.

Sono certo che dopo l’iniziale “evvai stiamo a casa”, avrete compreso subito che non si trattava di un premio. Lo so perchè ormai sono anni che insegno all’Enaip e so che, a dispetto di quello che viene scritto o detto, il 99% di voi giovani nasconde dietro le facciate da teenager, che anch’io avevo alla vostra età, grandissima sensibilità e senso di responsabilità.

Faccio appello alla prima, non cadete nel gioco di chi sui social o sui media dice “tanto colpisce solo gli anziani”, “è una banale influenza”, “è un complotto”. Noi giovani possiamo essere, a quanto sembra, i portatori sani di questo virus.

Tutti abbiamo un caro con difficoltà di salute o dei nonni, qualcuno di voi anche dei genitori più in là con l’età. Non perdiamo la nostra sensibilità verso il prossimo. Non fatevela rubare da chi in questo momento con meme, audio e battute senza senso, dimentica che qualsiasi dolore può colpire tutti.

Faccio appello alla seconda, so che vi annoiate a casa, ho sentito in questi giorni alcuni di voi. Cercate di restare a casa, vedendolo – vi dico -addirittura nella difficoltà come un dono.

La vita è frenetica, siamo tutti concentrati sui problemi che abbiamo in qualunque età, le prime morose e i primi morosi, la scuola, poi arrivano il lavoro, le responsabilità, le bollette da pagare e intanto cresciamo e perdiamo l’occasione di riflettere nel mentre sui nostri percorsi, sulle persone che amiamo e che ci amano davvero, su cosa vogliamo diventare da grandi e cosa siamo disposti a fare per raggiungere i nostri sogni. Leggete qualche libro in questi giorni e sfruttate questo periodo di “sospensione” per capire cosa conta davvero per voi e come volete essere, quando tornerete alle vostre vere vite.

Perchè voi tornerete alle vostre vere vite!

Mi manca molto chiedervi appena entro in classe “come state? come è andato il weekend?”.

Lo faccio ormai da due anni e diventa occasione per imparare a raccontarci e a comunicare; prendere in giro i ragazzi (ormai mai) e essere preso in giro (ormai sempre) per i risultati del mio povero Milan; il rispetto e la fiducia che si è creata con i miei ex studenti quando vi incrocio nei corridoi o davanti all’Enaip.

DeAndrè ha scritto un bellissimo verso che vi dedico:

“Passerà anche questa stazione senza far male,
Passerà questa pioggia sottile come passa il dolore”.

Abbraccio forte voi e le vostre famiglie.

❤️ Francesco Jodice – docente di Enaip Novara

#manchiallenaip # coronavirus italia

Grazie per la tua attenzione,

Francesco Umberto Iodice

Marketing, The New Pope Sorrentino

Marketing, The New Pope Sorrentino

Si è appena conclusa la seconda serie del regista premio Oscar, Paolo Sorrentino: The New Pope. Cosa c’entra il Marketing con questa serie sul Papa?

Ho seguito queste nove puntate, dopo aver apprezzato e allo stesso tempo non compreso il prequel The Young Pope nel 2016. Nella serie incentrata su Lenny Belardo, interpretato da Jude Law, mi è sembrato che il focus fosse stupire con un Papa Antipapa molti pregi e difetti della fede cristiana cattolica. Nella nuova serie vorrei provare a trovare una chiave di lettura diversa da quelle che sto leggendo online.

Secondo me, i caratteri di studio riguardo a Comunicazione e Marketing diventano sempre più fondamentali per scoprire il mondo dipinto da un regista che inizio sempre più ad apprezzare e – forse – a capire. A cominciare dalla figura della sexy e sofisticata Sofia Dubois, direttrice marketing del Vaticano. Cécile de France in The Young Pope se l’era dovuta vedere con un papa che non voleva farsi vedere in pubblico, cambiando idea solo nella puntata finale, per poi entrare in coma.

In questa serie ha un ruolo centrale sia per il suo lavoro, reso sempre più difficile dal “presunto omicidio” di papa Francesco II prima, e nella gestione con i media della compresenza dei due papi poi.

“Il dubbio è un Arma”

Angelo Voiello

Lei è abilissima a sfruttare i dubbi del mondo attraverso una sola foto di Jude Law, e mentre il mondo si interessa e incuriosisce, si dimentica dei soprusi della chiesa e dei suoi problemi interni.

Come comunicare il mistero della fede, un avvicendarsi troppo rapido di tre papi nel giro di pochi mesi, la nascita del fanatismo cattolico intorno alla figura di papa Pio XIII?

Nei primi due episodi scopriamo il nuovo papa Giovanni Paolo III, interpretato dall’enigmatico John Malkovic. E il tema diventa sempre più, a mio avviso, il marketing. Inteso in tutte le sfacciature possibili.

Marketing The New Pope Sorrentino e il ritorno del Young Pope

Ma le riflessioni su comunicazione e marketing più ficcanti nella seconda stagione sono fatte da due personaggi: Lenny Belardo e Voiello. L’americano dopo essersi risvegliato dal coma – o risorto – si interroga su come il mondo vivrà il suo ritorno alla vita e poi al papato. Su come spingere i tasti della sua assenza che creano l’attesa e il vero valore della sua presenza.

Nel monologo delirante in cui si presenta ai cardinali avvicendandosi a Giovanni Paolo III, the Young Pope minaccia l’assemblea. Il nostro incontro sarà segreto. “Vi ricordate che vi dissi che i fedeli sarebbero venuti da voi attraverso una stretta porta e voi mi avete deriso?” chiede Belardo.

“Diciamo sempre guidiamo il cuore della gente ma che cosa vuol dire? Il cuore non è nulla più di un organo che batte, a volte più in fretta, a volte più lento e a volte si ferma. Il cuore è un meccanismo e allora cosa vuol dire guidare il cuore della gente? Vuol dire governare le emozioni, le vostre, quelle dei cattolici fuori da queste mura, e se le governate il prossimo vi seguirà. Questo si chiama potere. Il nostro eccellente Voiello lo esercita su tutti voi.”

Lenny Belardo, Pio XIII

Il potere a cui si riferisce Jude Law vestito medievale è quello della comunicazione. Spesso anche le aziende, gli opinion leader e i politici lavorano sulle emozioni per creare emozioni. E a seconda della necessità servirsene. Pensate a Matteo Salvini e a come attraverso la Bestia, la rete di comunicazione attraverso cui diffonde fake news o cavalca notizie vere per alimentare la paura e la rabbia degli italiani.

Pensate a una qualsiasi grande azienda mondiale, non si gioca forse con sulle emozioni tutte le campagne migliori degli ultimi anni sia televisive che online?

Nella serie di Paolo Sorrentino si usa l’emblema del mistero mondiale, la Chiesa, per mostrare che le regole della comunicazione sottendono quasi tutte le nostre azioni. Sono parte della nostra vita quotidiana.

Il cardinale Voiello, l’elogio funebre di Silvio Orlando

Il punto più alto è l’elogio funebre del giovane paralitico Girolamo, unico amico del ruolo più bello di entrambe le serie tv, il cardinale napoletano Voiello.

“Ama il prossimo tuo come te stesso – dice Gesù. Io ne ho solo uno di prossimo: tu, Girolamo”. Inizia un commosso Silvio Orlando.

“Perché ho chiesto a tutti voi di essere qui oggi per ricordare Girolamo? Per rimediare a un’ingiustizia, perché io sono stato l’unica persona ad avere la grande fortuna di passare del tempo con lui, e intendo riparare a questo torto”.

A quel punto di fronte a tutti i potenti della Chiesa e della politica nazionale, perchè Voiello pretende i funerali di Stato per un disabile che non ha mai avuto amici in vita e immagina, sogna, la vita che Girolamo avrebbe vissuto se fosse stato bene. Per poi attaccare il mondo politico del Vaticano e italiano con parole bellissime. “Girolamo è tutto quello che noi non siamo. Ed è per questo che siamo qui riuniti oggi, per celebrarlo. Perché noi non siamo come lui e perché vorremmo essere come lui, che è il motivo per cui lo contempliamo e lo adoriamo, e perché Girolamo sa volere bene e sa anche essere un amico vero“. E infine: “Girolamo è il mondo che soffre, Girolamo è il mondo che ama e ringrazio Dio di avermi dato la straordinaria opportunità di essere il suo migliore amico”. “Tu, solo tu, che hai conosciuto a fondo lo strazio della sofferenza, la bellezza del sacrificio e la forza dell’amore, sappi che non ti dimenticherò mai Girolamo, mai”.

Orlando ha una dolcezza nei modi, una prosodia napoletana e una zeppola simpatica che depone con le sue parole il corpo del giovane ragazzo come Maria nella Pietà di Michelangelo a San Pietro. E, ammetto, mi ha emozionato.

Che ne pensate di questa mia lettura? Fatemelo sapere! 😉

Grazie per l’attenzione,

Francesco Iodice

ENAIP Piemonte, corsi di formazione a Novara

ENAIP Piemonte, corsi di formazione a Novara

Da ottobre è ripresa la scuola e anche quest’anno insegno Comunicazione e Linguaggi presso il corso di Operatore Grafico in EnAIP Novara. Insegno al IV anno.

Il percorso di formazione dei corsi triennali rilascia la qualifica professionale, ma cos’è?

La #qualifica #professionale è un titolo di studio che attesta che un individuo ha raggiunto uno specifico standard di conoscenze, abilità e competenze per entrare nel mondo del lavoro. Per acquisirla è necessario frequentare con successo un #corso #triennale al quale è possibile iscriversi dopo la terza media o dopo aver frequentato un o più anni di scuola secondaria superiore.

La qualifica professionale consente di raggiungere un livello di certificazione europeo corrispondente al 4° EQF.

Nel centro Enaip Novara puoi conseguire 3 qualifiche professionali per diventare:

🎯 MECCANICO AUTO

🎯 ELETTRICISTA

🎯 GRAFICO IPERMEDIALE

ENAIP Piemonte, corsi di formazione a Novara: il IV anno

Il IV anno è una peculiarità di questo anno scolastico. Viene erogato dopo aver ottenuto l’accredito da parte della Regione Piemonte.

Non è sicuro che venga fatto ogni anno, ed è per questo motivo che quando viene comunicato che c’è agli studenti degli anni passati, diversi ragazzi – anche più grandi – che intendono proseguire la loro specializzazione si iscrivono.

Ritrovare i miei studenti dell’anno scorso è stata come sempre una bella esperienza. Forse quest’anno devo dire che l’ho vissuta molto di più. Un anno fa scrivevo queste righe:

“La scuola con tutti i suoi problemi regala sempre grandi piccole soddisfazioni. Uno studente bocciato, che ti corre incontro e ci tiene a spiegarti che vuole continuare a studiare, nonostante la batosta presa; gli studenti ai quali quest’anno non sono più docente che vogliono raccontarti le loro vacanze; gli studenti nuovi imbarazzati al primo anno di corso, quelli a metà che “ormai sono grandi e vaccinati”, quelli alla fine del percorso che invece sono maturi e ti chiedono solo consigli per il lavoro”.

Sottoscrivo ogni riga, e la cosa per alcuni versi mi sorprende…

Enaip Piemonte è una agenzia formativa che offre servizi al lavoro e la possibilità di iscriverti a corsi gratuiti, che permettono di soddisfare diversi fabbisogni formativi, acquisire conoscenze e abilità per entrare nel mondo del lavoro o di riqualificarti dopo un periodo più o meno lungo di disoccupazione.

Un percorso di formazione professionale è un investimento sul futuro per molti ragazzi. La mission del Centro è dare le competenze per far emergere il talento di ogni studente, grazie al finanziamento di Regione Piemonte,Città Metropolitana di Torino e Fondo Sociale.

Ormai insegno da qualche anno e grazie alla stima incondizionata del Resp. Obbligo Istruzione, Prof. Giovanni Mazzamurro, e grazi alla fiducia della Direttrice del Centro, Prof.ssa Barbara Bolchini, posso portare avanti il progetto di digitalizzare le mie lezioni. Trovare modalità innovative per coinvolgere il mio target, ragazzini e ragazzine dai 14 ai 18 anni che hanno solo 10 anni meno del sottoscritto, è una impresa!

Per questo motivo, parte del corso di Comunicazione, verterà al superamento del corso “Concetti di base del marketing digitale” di Google e IAB, accreditato dall’Interactive Advertising Bureau. 26 moduli da esplorare, tutti creati da formatori Google, con tanti esercizi ed esempi reali per aiutare i neofiti a mettere in pratica le conoscenze pregresse.

E poi spingeremo un po’ di più vista l’età più alta degli studenti qualche base di economia aziendale e di marketing e analisi di mercato. Uno degli studenti, è entrato in stage nella azienda dove lavoro, FDUEG. Per lui sarà una palestra per mettersi alla prova realizzando brochure, schede tecniche, loghi e lavorazione di immagini coi programmi del pacchetto Adobe. L’anno scorso ho preso altri due studenti che sono cresciuti in maniera significativa. Non vedo l’ora di vedere a che punto arriverà il ragazzo.

Lo scopriremo insieme a fine maggio quando aggiornerò il blog…

Grazie della tua attenzione,

Francesco Umberto Iodice

Buon 2020, sia un anno migliore per tutti

Auguri a tutti i lettori di questo blog. E’ nato come blog politico di un giovane ragazzo candidato alle comunali della mia città, si è trasformato in un blog 2.0 con pezzi personali su ciò che mi colpisce o amo, in futuro ho qualche progetto. Magari tra qualche mese… 😉

Auguri a tutti voi per un 2020 migliore, non lo dico tanto per dire, come lo si dice ogni anno, attaccando il consueto e immancabile “anche a te e famiglia”. Questo 2019 è stato il peggiore della mia vita.

Ho perso persone che amavo, persone a cui volevo bene, sono stato vicino ad amici che hanno avuto i miei stessi dolori. Per questo auguro a tutti un 2020 davvero migliore!

Io sono convinto che questo anno così incredibile, mi ha insegnato comunque qualcosa. Mi ha fatto raggiungere a livello lavorativo risultati importanti. Mi ha dimostrato chi c’è e chi non c’è, nei momenti duri. Mi ha fatto vivere amore in molti modi da e per molte persone.

Buon 2020 e grazie per aver seguito questo blog! Se vorrete, l’anno prossimo sarò ancora qua…

Secondo anno in ACME Novara Accademia delle belle arti

Secondo anno in ACME Novara Accademia delle belle arti

L’anno accademico 2019-2020 sarà il mio secondo anno in ACME Novara. Acme (Accademia di Belle Arti Europea dei media Novara) è stata fondata nel 1996, è stata in Italia la prima Istituzione di Alta Cultura ad Indirizzo Multimediale. Le specializzazioni rivolte agli studenti sono formazione artistica e musicale, arti visive e media.

Questa conferma è per me molto importante. Mi permette di continuare il percorso che nel 2018 ho iniziato in questo Ateneo che mi ha dato davvero tanto.

Il corso è titolato “Marketing e Analisi di Mercato“. E’ una sfida parlare di marketing teorico a chi in realtà ama tutto il mondo pratico, dal disegno alla progettazione, dal design alla realizzazione. Eppure proprio per questo lo trovo ancora di più affascinante. Soprattutto perchè come lo scorso anno la classe è culturalmente variegata. Credo che sia un vantaggio immenso avere studenti stranieri nel proprio corso. Quest’anno sono due, un ragazzo arabo della Tunisia, un ragazzo cinese. Ha provato a spiegarmi da dove viene, ma non l’ho capito… sapete la Cina è grande! 😉

Dopo un anno di lezioni, 60 ore di esperienza in più sulle spalle e le prime sessioni di esame, credo di aver appreso un buon metodo rispetto alla prima esperienza. Cerco sempre di parlare ai miei studenti di fatti di attualità o almeno abbastanza recenti: più loro si riconoscono in una iniziativa o in un brand, più è facile far passare la teoria alla base di quelle scelte strategiche.

Quest’anno il corso sarà molto più un laboratorio. Voglio far provare ai ragazzi l’esperienza di analisi di prodotti, aziende o enti molto più specificatamente rispetto allo scorso anno. I loro lavori mi avevano del resto sorpreso. In quel caso avevamo studiato due tipi di prodotto, radiatori e scaldasalviette. Quest’anno ho grandi progetti in mente, ho conosciuto colleghi che condividono e accrescono il mio entusiasmo e non appena avrò conferma da parte della Direzione non vedo l’ora di partire…

Last but not least: volevo in questo pezzo ringraziare un mio ex studente, Luca Tonello. Mi ha chiesto qualche spunto per la tesi, mi ha citato nei ringraziamenti e si è laureato a settembre con merito e lode. A lui e a tutti gli studenti e le studentesse del terzo anno, i migliori auguri per un futuro ricco di passione e successi!

La sede è a Novara, via Costantino Porta 25 tel 0321.628381 fax 0321.35400.

P.S. Questo articolo è stato scritto durante la lezione del 7 novembre 2019 come laboratorio della Classe 3° Design. Vedremo tra qualche mese dove saremo posizionati con le keyword che abbiamo scelto.

WEB MARKETING MILANO NOVARA

Consulente di Web Marketing Milano e Novara

Hai diversi prodotti e servizi e sei alla ricerca di potenziali clienti, che però non arrivano… Una soluzione potrebbe essere chiedere qualche consiglio a un consulente di web marketing (Milano e Novara).

Le cause per cui le tue pagine e le tue attività sia on site che off site non hanno successo possono dipendere da diversi fattori. Fare siti internet sembra facile, ma in realtà non lo è. Agenzie SEO, web agency, agenzie di web marketing (alcune certificate Google altre no) si battono ogni giorno per attirare l’attenzione di piccole e medie imprese per accapararsi più nuovi clienti possibili.

Ma quanti di loro in realtà sono in grado di mandare la vostra attività in prima pagina?

Le parole chiave nel mondo del marketing digitale sono diventate molte, tra le tante in questo articolo segnalo: business online, motori di ricerca, content marketing, social media, landing page.

consulente web marketing Milano

BUSINESS ONLINE, WEB MARKETING MILANO e NOVARA

Dobbiamo sempre ricordarci che il marketing è una disciplina economica. Ergo, ha a che fare con l’economia di una impresa, di una piccola o grande attività, di un professionista a partita IVA. Se non ha un ritorno economico, non è un affare, ma un fallimento. Consiglio di chiedere sempre il ROI a ogni agenzia e i propri KPI delle loro precedenti attività di digital marketing. Se stanno sul vago, adducono difficoltà a condividere dati causa NDA incredibili (che se violati potrebbero portare alla fine del mondo…) o sono grandissime realtà che collaborano con NASA e CERN oppure stanno un po’ palleggiando perchè non hanno davvero dei grandi numeri. I veri professionisti non temono di parlare di risultati!

MOTORI DI RICERCA

Collegato al punto numero 1. Ci sono molti programmi specialistici dove non serve avere il permesso di nessuno, nè del cliente, nè delle agenzie che hanno realizzato il sito, nè da terze parti, e si può vedere quante keyword sono state posizionate in prima pagina grazie alla SEO. E quanto questo incide a livello di risparmio economico per una azienda… vedi sotto un esempio di piattaforma da prendere come riferimento.

CONTENT MARKETING

Il web design di un sito è sicuramente importante, un sito con una architettura e una user experience di basso livello difficilmente salirà nelle prime posizioni online, ma ritengo dopo ormai qualche anno di esperienza sul web, che oggi sia più importante la parte del content marketing. I deficit dati da un sito un po’ “debole”, possono essere sollevati (non dico risolti, ma sicuramente sollevati) dalla scelta di un server potente e veloce, utile per sopperire le mancanze tecniche. Il mio sito per esempio, ha un basso livello di web design – me lo sono fatto da solo! 😉

Con un ottimo server e un valido content marketing mi sta permettendo di crescere nel posizionamento e quindi nel valore economico del sito. Mentre sto scrivendo questo articolo (settembre 2019) il mio sito vale (dati SEMRush) 54,00 euro in Italia al mese. In un anno sono circa 650,00 euro. Non male, se consideriamo che ho iniziato a gestirlo da soli 3 mesi, pubblico solo 1/2 articoli al mese e il non è un sito tematico, ma un blog personale… 😀

SOCIAL MEDIA STRATEGY

Dopo aver scritto un articolo, dopo aver migliorato nuovamente il nostro sito web, i nostri contenuti possono essere condivisi con più utenti attraverso i social network.
A seconda del nostro target un esperto web marketing capace può consigliare la giusta piattaforma. Non ha senso usare quella sulla bocca di tutti, se non è in linea col vostro target o sviluppato capillarmente sul territorio che interessa la vostra attività. A meno che non siate a Milano e allora le attività di marketing a Milano possono davvero sorprendervi con strategie crossmediali e omnichannel!

LANDING PAGE, WEB MARKETING MILANO

Ogni nostra attività dovrebbe avere alla base una strategia. Ogni strategia dovrebbe essere finalizzata al raggiungimento di un obiettivo. Online sarebbe utile che nel funnel dell’utente si pensi sempre all’atterraggio del nostro utente, lead, su una landing page. Un owned media del quale si possa avere totale gestione e controllo.

Questo articolo è una prova, un esempio di cosa intendo come content marketing.
Ai miei studenti a scuola, all’università e a coloro che partecipano ai corsi di formazione che tengo, dico sempre che non bisogna dire di essere bravi, bisogna dimostrarlo. Ecco perchè se sei su questa pagina, sei atterrato su una landing page che si è posizionata bene sui motori di ricerca, grazie a un buon content marketing che sta permettendo al mio sito di aumentare il mio business online. E senza spendere soldi tramite Google Ads. Tra qualche mese vedrò dove si posizionerà questa pagina, se mi troverete ancora proprio grazie a questa, sarà una prova di affidabilità. Sennò, dati alla mano, ristrutturerò l’articolo e la strategia. Se state cercando un consulente di web marketing Milano e Novara che collabora con diverse agenzie di comunicazione, amo fare marketing e le sfide!

Grazie per l’attenzione,
Francesco Umberto Iodice

I robot Converse Product Placement

I Robot converse product placement, a lezione da Will Smith

I Robot Converse product placement sembra più che un titolo una parolaccia da gang made USA. In questo articolo vorrei parlare di uno dei fenomeni del marketing più interessante, praticato e taciuto. Tacitamente taciuto o soltanto non compreso dagli utenti, va sempre più di moda e colpisce tutti. E infatti ha colpito anche me.

https://www.youtube.com/watch?v=3HpIZrOH4zc

Sto parlando del Product placement. Dicasi product placement la pubblicità indiretta, secondo Wikipedia, è “quel tipo di pubblicità che compare in spazi non prettamente pubblicitari, senza essere segnalata come tale. Si usa, invece il termine di pubblicità occulta quando avviene in modo non palese e quindi il termine assume una forte connotazione negativa. Si realizza generalmente attraverso l’inserimento di prodotti di un certo marchio all’interno di un prodotto cinematografico o televisivo, a fronte del pagamento di un corrispettivo da parte dell’azienda che viene pubblicizzata”.

I Robot Converse Product Placement, avete mai fatto caso a quanti prodotti vengono mostrati in televisione e soprattutto nei film???

E andando ancora più a fondo, quanti di noi hanno mai comprato un prodotto visto – o non visto ma influenzato – dopo un film? Io ho alzato la mano. Voi?

Vi faccio un esempio: da ragazzo, verso i 15 anni, portavo solo Converse shoes All Star. Il Motivo? Will Smith e Sylvester Stallone e due film. Che Will Smith e Sylverster Stallone siano due dei miei attori preferiti, insieme a Robin Williams e Al Pacino ha aiutato sicuramente la scelta. Ma non è l’unica motivazione. Mi era piaciuto molto il film Io Robot, rivisitazione di più racconti di quel genio di Isaac Asimov; e sono un patito di Rockytutta la saga fino a Rocky XXXVII, la nuova serie di Creed e quelle che inventeranno in futuro… 😛 Indovinate un po’ che scarpe indossano le due star di Hollywood?

In Io robot, film di fantascienza del 2004 diretto da Alex Proyas, l’agente Del Spooner interpretato da Will Smith aveva come scarpe solo e rigorosamente All Stars di pelle nera. Nella Chicago del 2035 possedere un paio di Converse “vintage” dei primi anni 2000 era cosa rara. Ed è proprio Will Smith, in una battuta a pochi minuti dall’inizio del film afferma: “Converse All Stars annata 2004. Le migliori!”

Will Smith è del resto l’attore, mito della mia generazione, quella anni 90, cresciuta senza cellulare (rigorosamente alle medie e l’indistruttibile Nokia 3310), Game Boy grosso e grigio, e serie tv come “Willy, il principe di Bel Air“. Lascio la sigla, che anche i miei studenti dell’Enaip Novara, anche se hanno 10-15 anni di differenza dal sottoscritto, conoscono bene! 😉

http://www.youtube.com/watch?v=js9LsJ7M6L4

I robot: trama del film

Prodotto dalla 20th Century Fox , è ispirato alla antologia di Asimov, in cui vengono descritte le Tre leggi della robotica, in un futuro distopico sono alla base del rapporto tra esseri umani e robot.

La US Robotics, azienda leader nella robotica, invia nuovi aiutanti meccanici nelle case della  popolazione. Il detective Del Spooner non si fida dei nuovi e avanzatissimi robot. Si scoprirà il motivo a metà film. Dopo un incidente stradale ed il suo tentativo di salvare la vita di una bambina in acqua, a essere stato salvato fu proprio Will Smith, che avrebbe dato la vita per la piccola. Da questo evento il protagonista crederà che un robot non può essere paragonato a un essere umano, nè sostituirlo.

Spooner viene chiamato sulla scena del suicidio del dottor Alfred Lanning, brillante scienziato nonché fondatore della società US, dove per l’appunto lavorava.

Sonny, robot positronico al servizio del Dott. Lanning e diverso dagli altri NS 5, diventa l’unico alleato degli umani. Insieme a Spooner riuscirà a distruggere il cervello centrale e a riportare i robot all’obbedienza delle Tre leggi.

Al box office (fonti Box Office Mojo ) fu un vero successo mondiale. Tanto da da guadagnare 347.2 milioni in tutto il mondo, 5 milioni solo in Italia. Nel cast oltre al Principe di Bel Air ci sono: Alan Tudyk, James Cromwell, Bruce Greenwood.

Tipi di Product Placement

Tornando al Product Placement, questo tipo di pubblicità indiretta può essere attuata attraverso diverse tipologie:

  • Visuale (screen placement): quando il marchio viene posizionato in primo piano, ben riconoscibile da parte dello spettatore e bastano poche inquadrature affinché il ricordo rimanga impresso nella sua mente.
  • Verbale (script placement): in questo caso il marchio chiamato dai protagonisti del prodotto audiovisivo catturando l’attenzione dello spettatore e facendo sì che il marchio venga affiancato alla reputazione del protagonista che lo cita. E’ un product placement molto meno frequente rispetto al primo, ma il cui effetto è più incisivo, soprattutto se inserito nel contesto del film.
  • Integrata (plot placement): questa è la forma di product placement più potente da un punto di vista pubblicitario e coerente con la sua natura. In questo caso il prodotto si integra all’interno del film diventando parte della trama, se non il protagonista. Alcuni esempi possono essere i film: Gran TorinoIl diavolo veste Prada e Indian – La grande sfida, si riesce a posizionare il marchio addirittura nel titolo del film (name placement).

Nel movie Io Robot il product placement delle wear Converse All Star nere in pelle di Chuck Taylor è quindi come abbiamo visto nel primo video di due tipi, sia visuale che verbale: screen placement e script placement.

Lascio qui sotto a completare l’articolo una gallery del passaggio di Converse in Io Robot.

Ma i casi non si fermano qui. Basti citare Minority Report e soprattutto Cast Away. Immaginate di assumere Tom Hanks per farvi da sponsor per un ora e mezza di film su più brand. In realtà, anche se non ci crederete, ho appena riassunto la trama del pubblicitario FedEx rimasto intrappolato su una isola deserta. Ma questa è un’altra storia…

E voi che ne pensate? Vi è mai capitato di subire l’influenza di questa strategia di marketing e comunicazione? Se volete condividerla, aggiungete un commento sotto o scrivetemi pure in privato nella sezione ‘contatti’.

Grazie della tua attenzione, Enjoy😀
Francesco Umberto Iodice

I Robot Converse Product Placement

Ciao nonno Raffaele, grazie per tutto. per sempre con la nonna Angela

Oggi a distanza di 5 mesi, dal funerale della nonna, è stato mio fratello a scrivere e a leggere in chiesa una lettera di ringraziamento per tutto l’affetto che stiamo ricevendo in questo momento di profondo dolore. Sono orgogliosissimo di Emanuele, senza tutti i miei master in comunicazione, ha letto meglio di me… Il nonno sono certo che sia stato contento.

Lo immagino in questi giorni come in Titanic, nella scena finale, con mia nonna davanti all’orologio e tutti i parenti, gli amici e i colleghi intorno a battere le mani per loro, che si prendono per mano, si baciano e partono per un nuovo viaggio. Insieme come sempre… e per sempre…

A nome dei nonni e della mia famiglia innanzitutto ringrazio chi è venuto ieri al Rosario, ringrazio voi per essere venuti oggi e chi non ha potuto esserci per vari motivi, ma è presente con il cuore.

Il Nonno sono sicuro che è molto contento.

Volevo ricordare, per quanto possibile, con queste poche righe, chi era il nostro Nonno Raffaele.

La vita del Nonno non è stata semplice. Sin da piccolo con le prime cure in ospedale per il problema di udito.

Era un uomo con tante passioni. Una di queste, nonostante la necessità di portare un apparecchio acustico, era proprio per il canto e per le opere liriche.  Partecipò anche come comparsa in più occasioni al Teatro Coccia e apprezzava il canto dei grandi tenori come Pavarotti e Bocelli. Oltre ad apprezzare altri cantanti come Claudio Villa e Luciano Tajoli.

Era il più piccolo tra i suoi fratelli e sorelle e gli piaceva aiutare nelle faccende domestiche. Curava l’orto e gli animali. In particolare a me e a mio fratello, spesso ci ha raccontato del suo cane Fido e della capretta che ha fatto nascere con tanta emozione.

Amava la natura. Sono impossibili da contare le ore passate insieme nel parco di fronte a casa e in quelli a cui arrivavamo nei giri quando ci portava in bicicletta.

Come sport seguiva il calcio. Ha trasmesso la fede interista prima a mio padre e poi a me. Siamo andati più volte allo stadio, anche quando magari non ne aveva voglia, ma sapeva che ci tenevo.

Seguiva con passione inoltre il ciclismo e il pugilato. Gli sport “nobili”.

Nostro nonno, come potete testimoniare anche voi che lo avete conosciuto, oltre ad essere un bell’uomo, era anche una persona elegante, dal grande portamento. Gli piaceva essere sempre in ordine e mettere nelle occasioni possibili farfallino o cravatta. Due esempi: 1) Da piccolo nel periodo di Mussolini non vedeva l’ora arrivasse il giorno di festa per potersi vestire bene 2) ai tempi della De Agostini riceveva fieramente spesso complimenti in tal senso. Ci teneva.

La camicia sempre ben piegata, il profumo (il Pino Silvestre il preferito), barba fatta tutte le mattine ed il pettine, immancabile nel taschino per non sfigurare mai.

Gli piaceva cucinare. Quando era più giovane andava anche dai frati di S.Nazzaro a dare una mano per la mensa dei poveri. I suoi piatti migliori erano: frittelle di patate e frittata.

Era goloso di frutta. Il suo dolce preferito era infatti la crostata con marmellata. E delle caramelle Golia, cose di cui Nonna non lo lasciava mai senza.

Come hobby: giocare a carte con la Nonna e con noi, leggere i quotidiani (Stampa e Gazzetta) o libri in particolare di storia, vedere film come quelli di Bud Spencer & Terence Hill, quelli d’epoca o thriller con i sottotitoli; giocare a pallone con noi ed andare con Nonna a raccogliere porcini.

Adorava me e mio fratello.

Quando sapeva che dovevamo arrivare, guardava dalla finestra del balcone e poi ci aspettava sempre a braccia aperte con il sorriso sulle labbra. Cercava di fare tutte le cose che sapeva ci piacevano: preparava la frutta secca sbucciata, chiedeva a Nonna di preparare risotto giallo o paniscia a seconda di chi si fermasse a dormire ecc.

I suoi colori preferiti erano il blu per i completi e il bordeaux per i farfallini.

Soprattutto negli ultimi anni di maggiore difficoltà, rimasto anche senza gambe, è stato curato con amore dalla Nonna prima e dalla mamma poi. “La migliore infermiera che potesse mai desiderare”, ci ripeteva spesso.

E’ stata una persona buona. Non si lamentava mai. Sempre con il sorriso nonostante tutto. Usato anche a volte quando non capiva cosa dicesse l’interlocutore, per togliere dall’imbarazzo di dover far ripetere.. Con una espressività davvero dolce, per cui veniva difficile dire qualcosa anche in momenti in cui gli si voleva fare delle “osservazioni”.

E’ stato un fantastico nonno, e per me anche padrino di battesimo.

Un esempio e un modello da seguire.

Vedrai Nonno che ti renderemo orgogliosi di noi. Guardaci dall’alto con Nonna.

Il suo grande Amore. 65 anni di matrimonio che con il fidanzamento raggiungono oltre 70 anni di vita insieme. Ed esattamente 5 mesi dopo, il primo lunedì del mese, in pratica alla stessa ora, l’hai seguita.

Ti ha chiamato dal balcone del Paradiso. Ora siete di nuovo insieme. Per sempre!

Ti abbiamo voluto e ti vorremo sempre bene. Grazie di Tutto! Non ti dimenticheremo!

Saluta Nonna Angela!

Ciao Nonno Raffaele!

Eliana Frontini Novara, carabiniere ucciso: un Social media epic fail

Eliana Frontini Novara, carabiniere ucciso: un Social media epic fail

Eliana Frontini è una professoressa di Novara che ha scritto su Facebook un commento inaccettabile sul carabiniere ucciso Mario Cerciello Rega e il suo nome potrebbe diventare un caso di social media epic fail. A poche ore dalla morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega ucciso a Roma con 11 coltellate in centro, la professoressa aveva infatti scritto sul suo profilo Facebook: «Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza». Subito dopo alla luce degli attacchi social che ha iniziato a subire si è pentita, ha cancellato il post e chiesto scusa. Si è assunta una responsabilità che di fatto macchia una intera carriera. Ha chiuso l’ account e gravemente in contrasto con la funzione educativa e gravemente lesiva dell’immagine della scuola, ora la sua carriera sarà sotto osservazione da parte dell’ ufficio scolastico regionale del Piemonte e dall’Ordine dei giornalisti.

Non voglio scrivere critiche o accuse a una persona – che è evidente – ha commesso un errore grave. Quello che mi interessa in questo post è analizzare la vicenda a livello sociologico, se possibile, sicuramente dal punto di vista della comunicazione.

Eliana Frontini Novara, carabiniere ucciso: un Social media epic fail da analizzare

Su SemRush, tool del web marketing attualmente n.1 sul mercato, il suo nome è già entrato in topic. Su Google Trends, guardate l’impennata che hanno avuto le query “eliana frontini”; “Eliana Frontini Novara”; “Eliana Frontini facebook”; “Eliana Frontini carabiniere”.

Google Trends Eliana Frontini Novara carabiniere ucciso
Google Trends Eliana Frontini Novara carabiniere ucciso

Questo caso lo sento particolarmente: anch’io sono un insegnante, anch’io sono di Novara, la città che amo. In questi giorni su Facebook sulle bacheche dei miei amici ho letto rabbia, sgomento, incredulità. Ma quello che mi ha colpito è stato l’odio sui profili nazionali e in commento alle news diffuse da tutte le agenzie e testate locali. Un odio che va oltre l’atto eroico offerto dal carabiniere ucciso a Roma. Proprio per quello sguardo bonario, per il fatto che aveva appena coronato il suo sogno d’amore col matrimonio nemmeno due mesi fa, l’Italia si è affezionata e commossa a questo giovane napoletano, che faceva volontariato una volta a settimana e portava i disabili in pellegrinaggio. Un giovane come oggi ce ne sono pochi. Su questo la mia generazione non è il massimo. E quando scopri che chi va via, è uno dei pochi, ci colpisce ancora di più.

Quello che mi spiace è che si stia dimenticando la misura. Tanto è stato fatto col post, tanto quanto stanno facendo i leoni da tastiera con attacchi personali alla famiglia della professoressa, all’Istituto dove insegna il Pascal di Romentino, alle pagine social a cui lei collaborava, confermando una volta di più che Umberto Eco nella sua ultima analisi, direi semiotica, sui nuovi media ci ha lasciato poco prima di morire. Lo scrittore alessandrino a margine di una laurea honoris causa in “Comunicazione e Cultura dei media” a Torino nel 2015 affermò:

«I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli».

Impariamo qualcosa da Mario, onoriamo la sua memoria

Lungi da me discolpare un atto che va oltre il buon senso e di non avere tenuto una condotta gravemente in contrasto, lasciamo che chi nelle dovute sedi prenda i dovuti provvedimenti, se verrà fuori che non è stato hackerato il suo profilo. Ma qualcuno si è chiesto se la professoressa ha una famiglia e magari dei bambini? Nel caso, queste persone che colpa hanno in questa vicenda? E che vita avevano prima che questa vicenda assumesse questo peso e che vita avranno ora?

Credo che la vicenda di questo carabiniere deve far riflettere tutti. Spero che chi l’ha ucciso paghi, non solo per la giustizia, ma soprattutto per la giovane moglie del carabiniere ucciso. Quello che non capisco è cosa renda migliore chi augura la morte a questa donna o offende i suoi famigliari (magari sua mamma è anche morta, sarebbe lo stesso sfregio fatto al carabiniere, per me sono assurdi entrambi!).

Se qualcosa si può imparare è che dobbiamo ringraziare le forze dell’ Ordine perchè ci sono ancora persone come il vicebrigadiere Cerciello Rega e sono la maggioranza silenziosa.

Onoriamo la sua memoria con il rispetto e non con l’odio.

Grazie per l’attenzione,
Francesco Umberto Iodice