Ciao nonno Raffaele, grazie per tutto. per sempre con la nonna Angela

Oggi a distanza di 5 mesi, dal funerale della nonna, è stato mio fratello a scrivere e a leggere in chiesa una lettera di ringraziamento per tutto l’affetto che stiamo ricevendo in questo momento di profondo dolore. Sono orgogliosissimo di Emanuele, senza tutti i miei master in comunicazione, ha letto meglio di me… Il nonno sono certo che sia stato contento.

Lo immagino in questi giorni come in Titanic, nella scena finale, con mia nonna davanti all’orologio e tutti i parenti, gli amici e i colleghi intorno a battere le mani per loro, che si prendono per mano, si baciano e partono per un nuovo viaggio. Insieme come sempre… e per sempre…

A nome dei nonni e della mia famiglia innanzitutto ringrazio chi è venuto ieri al Rosario, ringrazio voi per essere venuti oggi e chi non ha potuto esserci per vari motivi, ma è presente con il cuore.

Il Nonno sono sicuro che è molto contento.

Volevo ricordare, per quanto possibile, con queste poche righe, chi era il nostro Nonno Raffaele.

La vita del Nonno non è stata semplice. Sin da piccolo con le prime cure in ospedale per il problema di udito.

Era un uomo con tante passioni. Una di queste, nonostante la necessità di portare un apparecchio acustico, era proprio per il canto e per le opere liriche.  Partecipò anche come comparsa in più occasioni al Teatro Coccia e apprezzava il canto dei grandi tenori come Pavarotti e Bocelli. Oltre ad apprezzare altri cantanti come Claudio Villa e Luciano Tajoli.

Era il più piccolo tra i suoi fratelli e sorelle e gli piaceva aiutare nelle faccende domestiche. Curava l’orto e gli animali. In particolare a me e a mio fratello, spesso ci ha raccontato del suo cane Fido e della capretta che ha fatto nascere con tanta emozione.

Amava la natura. Sono impossibili da contare le ore passate insieme nel parco di fronte a casa e in quelli a cui arrivavamo nei giri quando ci portava in bicicletta.

Come sport seguiva il calcio. Ha trasmesso la fede interista prima a mio padre e poi a me. Siamo andati più volte allo stadio, anche quando magari non ne aveva voglia, ma sapeva che ci tenevo.

Seguiva con passione inoltre il ciclismo e il pugilato. Gli sport “nobili”.

Nostro nonno, come potete testimoniare anche voi che lo avete conosciuto, oltre ad essere un bell’uomo, era anche una persona elegante, dal grande portamento. Gli piaceva essere sempre in ordine e mettere nelle occasioni possibili farfallino o cravatta. Due esempi: 1) Da piccolo nel periodo di Mussolini non vedeva l’ora arrivasse il giorno di festa per potersi vestire bene 2) ai tempi della De Agostini riceveva fieramente spesso complimenti in tal senso. Ci teneva.

La camicia sempre ben piegata, il profumo (il Pino Silvestre il preferito), barba fatta tutte le mattine ed il pettine, immancabile nel taschino per non sfigurare mai.

Gli piaceva cucinare. Quando era più giovane andava anche dai frati di S.Nazzaro a dare una mano per la mensa dei poveri. I suoi piatti migliori erano: frittelle di patate e frittata.

Era goloso di frutta. Il suo dolce preferito era infatti la crostata con marmellata. E delle caramelle Golia, cose di cui Nonna non lo lasciava mai senza.

Come hobby: giocare a carte con la Nonna e con noi, leggere i quotidiani (Stampa e Gazzetta) o libri in particolare di storia, vedere film come quelli di Bud Spencer & Terence Hill, quelli d’epoca o thriller con i sottotitoli; giocare a pallone con noi ed andare con Nonna a raccogliere porcini.

Adorava me e mio fratello.

Quando sapeva che dovevamo arrivare, guardava dalla finestra del balcone e poi ci aspettava sempre a braccia aperte con il sorriso sulle labbra. Cercava di fare tutte le cose che sapeva ci piacevano: preparava la frutta secca sbucciata, chiedeva a Nonna di preparare risotto giallo o paniscia a seconda di chi si fermasse a dormire ecc.

I suoi colori preferiti erano il blu per i completi e il bordeaux per i farfallini.

Soprattutto negli ultimi anni di maggiore difficoltà, rimasto anche senza gambe, è stato curato con amore dalla Nonna prima e dalla mamma poi. “La migliore infermiera che potesse mai desiderare”, ci ripeteva spesso.

E’ stata una persona buona. Non si lamentava mai. Sempre con il sorriso nonostante tutto. Usato anche a volte quando non capiva cosa dicesse l’interlocutore, per togliere dall’imbarazzo di dover far ripetere.. Con una espressività davvero dolce, per cui veniva difficile dire qualcosa anche in momenti in cui gli si voleva fare delle “osservazioni”.

E’ stato un fantastico nonno, e per me anche padrino di battesimo.

Un esempio e un modello da seguire.

Vedrai Nonno che ti renderemo orgogliosi di noi. Guardaci dall’alto con Nonna.

Il suo grande Amore. 65 anni di matrimonio che con il fidanzamento raggiungono oltre 70 anni di vita insieme. Ed esattamente 5 mesi dopo, il primo lunedì del mese, in pratica alla stessa ora, l’hai seguita.

Ti ha chiamato dal balcone del Paradiso. Ora siete di nuovo insieme. Per sempre!

Ti abbiamo voluto e ti vorremo sempre bene. Grazie di Tutto! Non ti dimenticheremo!

Saluta Nonna Angela!

Ciao Nonno Raffaele!